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L'ultima sfida di Google: i taxi senza autista

Il colosso californiano progetta veicoli per il trasporto pubblico che possano circolare autonomamente; le difficoltà sembrano essere economiche, ma la tecnologia è già pronta

Google non smette di pensare a nuovi progetti per allargare il proprio giro d'affari. Dopo essersi buttato nel mercato ottico con i Google Glass, avveniristici occhiali multimediali, BigG ora punta con convinzione alla tecnologia applicata all'auto. Non per diventare una casa produttrice diretta, ma per implementarvi le sue tecnologie.

In particolare, sembrano essere i taxi ad attirare il colosso informatico californiano. Lo dimostra il recentissimo investimento in Uber, il sistema di trasporto ibrido tra pubblico e privato, che ha messo sul piede di guerra i taxisti. Con quest'applicazione infatti è possibile prenotare auto blu con autista direttamente dal proprio smartphone. In parallelo, è sempre più concreta l'ipotesi un taxi-robot firmato proprio da Google, un veicolo in grado di circolare autonomamente senza conducente. Qui avverrà il punto di contatto con Uber: il Mail Online rivela che 2500 di questi mezzi saranno presto disponibili; le persone chiameranno il taxi con il telefonino e questo arriverà in automatico.

Un altro passo di avvicinamento tra realtà e fantascienza. L'idea è ambiziosa, ma anni di sperimentazioni hanno spinto i progettisti software a dire che questo mezzo sarà “più sicuro delle macchine guidate da uomini”. Sono partite le trattative con alcune casa di produzione, nel tentativo di trovare un partner affidabile per sostenere la sfida. Dalla Germania rimbalzano voci secondo cui Continental avrebbe dimostrato un certo interesse verso l'idea, ma al momento le parti non confermano.

Lo scoglio principale al momento è rappresentato dagli alti costi di realizzazione dei mezzi. Le macchine “automatiche” prodotte in precedenza in accordo con Toyota sono infatti vendute ai privati a circa 150mila dollari. Quest'ultimo prototipo è destinato a superare tale cifra. Una volta superato l'ostacolo, la flotta dei taxi-robot potrebbe partire in tempi brevi. L'unica certezza è che al momento del debutto su strada, le macchine saranno condotte manualmente, nel periodo di sperimentazione. Dopodiché l'ennesimo passo verso il futuro di Larry Page e Sergey Brin, cofondatori di Google, sarà compiuto.