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Simone Biles, la ginnasta che punta a diventare leggenda

La statunitense, già oro nel concorso a squadre e nellʼall around, punta a superare la Latynina: quattro titoli nella stessa edizione dei Giochi e 18 medaglie olimpiche

Simone Biles è alta solo 1,42m.

E' la più piccola dei 555 statunitensi presenti alle Olimpiadi di Rio, ma si candida a diventare la più grande della storia del suo sport. La ginnasta afroamericana, già oro nel concorso a squadre e nell'All Around e finalista in quattro prove di specialità, punta a infrangere il leggendario record di medaglie olimpiche della russa Larisa Latynina. Per entrare nella storia e lasciarsi definitivamente alle spalle la sua infanzia difficile.

La storia di Simone inizia a Columbus, in Ohio, 19 anni fa. Sua madre Shanon ha problemi di dipendenza da alcol e droghe e altri tre figli a cui badare. Da sola. Il padre di Simone abbandona la famiglia quando la ginnasta è ancora piccolissima e nel 1999, a soli due anni, la Biles viene data in affido ai nonni materni. Sua madre non è in grado di prendersi cura di lei e dei fratelli, che vengono divisi.

A Spring, non lontano da Houston, in Texas, nella casa dei nonni Ron e Nellie, Simone fatica a sentirsi in famiglia. Viene adottata insieme alla sorella minore Adria, alla quale fa da mamma. Poco a poco però, Simone inizia a fidarsi di quei nonni-genitori che la vedono fare acrobazie in salotto e incoraggiano la passione della loro piccola libellula. La iscrivono in una palestra, dove le doti fisiche della Biles vengono subito notate. Simone ha muscoli esplosivi in una corporatura minuta e agile. La natura le ha dato qualità da fenomeno che ben presto vengono a galla.

Non può far parte della squadra americana selezionata per Londra 2012 a causa del limite d'età imposto alle atlete: Simone ha 15 anni e 9 mesi, ai Giochi si partecipa dai 16 in su. Poco male. La corsa agli ori e alla storia, Simone la inizia nelle altre competizioni internazionali. In poco più di due anni fa incetta di medaglie e diventa la prima ginnasta ad aver vinto tre titoli mondiali individuali consecutivi (Anversa 2013, Nanning 2014 e Glasgow 2015). Con 10 medaglie d'oro è anche la ginnasta ad aver vinto più titoli iridati nella storia e la ginnasta più decorata d'America (14 medaglie).

Con quanto guadagnato con le sue vittorie e con l'aiuto di Ron e Nellie, Simone ha aperto il World Champions Centre: una palestra di 4.800 metri quadrati dove si allena per 32 ore a settimana sotto la guida di Aimee Boorman, che la segue da quando aveva otto anni. Ha omologato anche un esercizio, il "Biles", un doppio salto mortale con mezzo avvitamento in aria.

A Rio, Simone Biles vuole entrare nella storia. Ha già conquistato due ori e punta a vincerne altri tre al volteggio, al corpo libero e alla trave. Le parallele asimmetriche sono il suo punto debole, ma non è escluso che arrivi a medaglia anche in quella disciplina. Dovesse raggiungere i 5 titoli olimpici supererebbe il record di quattro detenuti da Larisa Latynina (4 ori a Montreal 1976), la ginnasta più vincente di sempre ai Giochi con le sue 18 medaglie, la metà d'oro. E proprio il record della russa sono il vero obiettivo della Biles. Un obiettivo alla portata di questa ginnasta senza rivali, che dopo l'oro nell'all around ha dimostrato di essere consapevole della sua forza con dichiarazioni da campionessa: "Non sono il prossimo Usain Bolt, né il prossimo Michael Phelps. Sono la prima Simone Biles".