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Tottenham, la squadra ebraica di Londra

Fondata nel 1882 nel quartiere ebreo della capitale britannica, la tifoseria si chiama "Yid Army"

Ap/Lapresse

Audere est facere, “dare is to do”, osare è fare. Questo è il motto degli Hotspurs, gli speroni roventi del Tottenham, squadra del nord di Londra fondata nel 1882 da un gruppo di studenti di grammatica e giocatori di cricket che si ritrovavano all'angolo fra Park Lane e Tottenham High Road. Un motto derivante dalla cultura latina e dalle radici dell'ebraismo per una squadra che si identifica con il quartiere storicamente ebraico del nord di Londra, dove sorge anche lo stadio della squadra, il White Hart Lane (dal nome della vicina stazione ferroviaria), costruito nel 1888 e inaugurato un anno dopo.

Giocatori e tifosi sono soprannominati Spurs, dalla denominazione Tottenham Hotspur, ma il nomignolo assegnato loro dalle tifoserie avversarie è yids, con yid che è un termine dispregiativo per indicare gli ebrei. Il principale gruppo di ultras del Tottenham si chiama Yid Army, l'armata ebraica, e non a caso sugli spalti del White Hart Lane compaiono spesso grandi bandiere con la stella di David, anche se attualmente solo il 5% dei tifosi è di religione ebraica e la connotazione ebraica del quartiere si è ormai persa.

La tradizione ebraica del club è, ed è stata in passato, motivo di scontro anche tra gli stessi tifosi degli Spurs, che solo qualche settimana fa, nella gara di Europa League contro il Maribor, erano stati accusati di aver intonato cori antisemiti in cui il termine yiddish assumeva una valenza spregiativa. Nel 2010 invece il club londinese, prima del match di Champions League contro l'Inter e a seguito di un provvedimento della Polizia Italiana, proibì ai propri supporter di portare a Milano vessilli con la Stella di David per motivi di sicurezza. Fu un episodio inedito, interpretato dai tifosi storici del club come un atto di cedimento nei confronti delle peggiori pulsioni razziste della tifoseria di casa.