In Cina si prende spunto da locandine di blockbuster europei e americani per film che non c'entrano nulla con gli originali. Ma la copia spesso è un'opera d'arte
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Locandine di film straordinariamente simili a quelli di blockbuster europei e americani ma che con i film originali non c'entrano nulla. Sono quelle realizzate per pellicole "Made in China", e dove l'arte del tarocco raggiunge vette sublimi. Da George Clooney a Michael Moore, da Tom Cruise alla commedia romantica alla "Love actually", nessuno si salva.
Quella della copia è una vera e propria arte, dove capita addirittura che venga superato l'originale. Non risparmia nessun ambito, si va dall'abbigliamento all'informatica e alla tecnologia. E l'industria cinematografica non poteva restarne immune.
Così anche nella pubblicità legata a un film si può fare di necessità virtù e sfruttare la celebrità di alcune immagini diventate celebri a livello mondiale, o semplicemente "prendere spunto" dalle idee di altri creativi.
Anche se il film originale con la copia non c'entra nulla. L'importante è attirare l'attenzione e dare una suggestione. E così ecco le copie carbone delle locandine di "Sherlock Holmes", "Il pianista", "Ocean's Twelve" o anche "Fahrenheit 9/11". Le differenze a volte sono più marcate, a volte minime, ma il richiamo all'originale è comunque innegabile.