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B.B. King, è morto a Las Vegas il re del Blues

Nellʼultimo mese il musicista, che aveva 89 anni, era stato più volte ricoverato in ospedale

B.B. King
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L'americano B.B.

King, soprannominato "il re del Blues", è morto nel sonno nella sua casa di Las Vegas, all'età di 89 anni. Lo ha reso noto il suo avvocato. Nell'ultimo mese il musicista era stato più volte ricoverato in ospedale. Dai campi di cotone del Mississippi alle glorie del successo musicale, King ha avvicinato nuovi fans al blues ed ha influenzato generazioni di musicisti, vendendo milioni di dischi in tutto il mondo.

Dalle piantagioni di cotone alla leggenda nell'arco di 60 anni di carriera straordinaria. Apparteneva a quella generazione di musicisti che aveva elettrificato il Blues e lo aveva trasformato in musica urbana ponendo di fatto le basi per quello che oggi è il rock'n'roll. Riley B. King (il suo vero nome) è stato uno dei chitarristi più celebri e importanti di sempre: con la sua Lucille (la leggendaria Gibson 335 ribattezzata così, pare, con il nome di una ragazza per la quale due uomini avevano litigato provocando un incendio in cui aveva rischiato di morire) aveva creato uno stile più morbido e chiaramente ispirato al jazz e al rhythm and blues rispetto a quello, decisamente più "rootsie" di gente come Muddy Waters e Howlin' Wolf. La sua tecnica della mano sinistra sul manico è stata tanto proverbiale quando riconoscibile, creando uno stile fatto di glissati e note lunghe. Un modo di suonare puramente solistico al quale faceva da contrasto il modo di cantare da "shouter", forgiato sul modello dei cantanti da big band.

La lista dei personaggi che hanno suonato con lui va da Luciano Pavarotti a Bruce Willis, da Zucchero a David Gilmour, da Slash a Phil Collins passando per il Gotha della musica nera, compresi Ray Charles, Aretha Franklin, Chaka Khan, Bobby Bland ed Etta James con cui ha dato vita a una versione memorabile di "Thrill Is Gone", il suo piu' grande successo insieme a "Sweet Little Angel" e alla trascinante versione di "Everyday I Have The Blues".

Certamente uno dei picchi di celebrità lo ha toccato nel 1988 grazie agli U2 che insieme a lui registrarono "When Love Comes To Town", ai tempi di "Rattle And Hum". Ha vinto 15 Grammy, l'ultimo dei quali nel 2009 nella categoria "Blues tradizionale" con l'album "One Kind Flavor".

L'ultimo post su Facebook - "Grazie a tutti per i vostri auguri e per le vostre preghiere". E' datato 1 maggio l'ultimo messaggio di B.B. King postato dal suo staff su Facebook, dopo il ricovero in ospedale a inizio aprile per le conseguenze legate al diabete di tipo II di cui soffriva. "Sono in cura nella mia casa a Las Vegas", aveva fatto sapere il re del blues.

Il saluto di Zucchero - "Sing a song and sorrow passes by sing in harmony. Hey man, let the good times roll". Zucchero affida alle parole della sua "Hey man" il saluto su Facebook e Twitter a B.B.King, che con lui aveva suonato proprio quella canzone. Il messaggio è ccompagnato da una foto dei due musicisti insieme sul palco. "Lots of love. RIP BB King", sono le frasi finale del post firmato Zucchero.