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Eurovision Song Contest, vince l'Ucraina con il brano anti-Russia

Jamala trionfa con una canzone sulle deportazioni di Stalin. Solo 16esima lʼItalia con Francesca Michielin

Si è trasformato quasi in un caso politico la 61esima edizione dell'Eurovision Song Contest, vinto dalla cantante ucraina Jamala con il brano "1944".

La canzone è dedicata al dramma delle deportazioni dei tartari della Crimea avvenute sotto Stalin ed è stata da molti letta in chiave anti-Mosca. L'Italia, con Francesca Michielin, si è fermata al 16esimo posto. Il presidente ucraino Petro Poroshenko: "Tutta l'Ucraina ti ringrazia di cuore, Jamala".

Al secondo posto si è classificata l'Australia, seguita proprio dalla Russia. Il brano di Jamala, 32 anni, stella del jazz, che ha conquistato le giurie è autobiografico e parte dalla storia della sua famiglia, tatari di Crimea e vittime della deportazione ordinata da Stalin nel 1944. La bisnonna dell'artista, Nazalkhan, con i cinque figli, infatti, si trovava su uno dei vagoni dei treni allestiti per trasferire i tatari della penisola. A migliaia persero la vita per fame, stenti e malattie. Al centro dell'attenzione, la Crimea, il territorio che la Russia ha annesso nel 2014 tra lo sconcerto della comunità internazionale. E' per questo motivo che la canzone è stata interpretata come un pugno allo stomaco verso il Cremlino.

Il testo - Ecco la traduzione del testo vincitore:
Quando gli stranieri arrivano
vengono nella tua casa
vi uccideranno tutti
e diranno non siamo colpevoli
non siamo colpevoli

Dov'è la tua testa?
l'umanità piange
voi pensate di essere dèi
ma tutti muoiono
non ingoiare la mia anima
le nostre anime

Non posso passare la mia giovinezza lì
perchè tu mi hai rubato la pace
non potrei spendere la mia giovinezza lì
perché tu mi hai rubato la pace

Potremmo costruire un futuro
dove tutte le persone saranno libere
per vivere e amare il momento più felice

Dov'è il tuo cuore
l'umanità si leva
voi pensate di essere dei
ma tutti muoiono
non ingoiare la mia anima
le nostre anime

Non posso passare la mia giovinezza lì
perchè tu mi hai rubato la pace
non potrei spendere la mia giovinezza lì
perché tu mi hai rubato la pace


Due le vittorie dell'Italia - Jamala succede allo svedese Mans Zelmerlow, che vinse l'edizione 2015. L'Italia, lo scorso anno, si classificò al terzo posto con Il Volo. Il nostro Paese è salito sul gradino più alto del podio solo due volte: con Gigliola Cinquetti nel 1964 (Non ho l'età) e con Toto Cutugno nel 1990 (Insieme).