Nominato dal cda con due voti a favore, due contrari e un astenuto
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Marco Muller è il nuovo direttore artistico del Festival del cinema di Roma. Lo ha deciso oggi il Consiglio di amministrazione della Fondazione Cinema per Roma. Si chiude così una querelle che, tra veti incrociati, è andata avanti per mesi. Hanno espresso voto contrario la provincia di Roma e la Camera di Commercio, mentre la Fondazione Musica per Roma si è astenuta. Favorevoli i due voti del presidente e quelli di Regione e del Campidoglio.
"Non potrei essere più felice - ha commentato a caldo Muller -. Torno dopo 22 anni nella mia città per lavorare a un progetto entusiasmante: il nuovo sviluppo, dopo i risultati dei primi sei anni, del lavoro di un festival che vuole aderire sempre meglio ai bisogni di chi il cinema lo fa, di chi lo fa vedere e di chi lo va a vedere".
Di origini svizzere, da parte di padre, e brasiliane, greche e egiziane, da parte di madre, Mueller, nato a Roma il 7 giugno del 1953, all'universita, nei primi anni Settanta, ha studiato orientalismo e antropologia, specializzandosi e conseguendo un dottorato di stato in Cina. Agli studi segue l'attività di ricercatore e docente: conduce seminari e corsi universitari, realizza pubblicazioni di etnologia ed etnomusicologia.
L'approdo al cinema avviene tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta: Mueller si misura con il ruolo di critico cinematografico, con articoli su riviste del settore in Italia, Francia e Svizzera. Successivamente è autore e sceneggiatore di documentari per la Rai.
Dall'inizio degli anni novanta fino al 2000 è direttore artistico del Festival internazionale del film di Locarno. Nel 2004 Mueller viene nominato responsabile del Settore Cinema della Fondazione La Biennale di Venezia e direttore artistico della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica che manterra' per otto anni consecutivi, fino al termine del 2011.
Valsecchi: "Muller ha resistito e vinto"
"Ha resistito e ha vinto come l'omino di piazza Tien an Men contro i carri armati". La nomina di Marco Muller a direttore del festival del cinema di Roma "è il frutto di una lunga e difficile battaglia fatta da chi crede nel cambiamento". E' quanto tiene a sottolineare in una dichiarazione il produttore della Taodue, Pietro Valsecchi, che aggiunge: "La festa del cinema di Roma nata da una brillante intuizione di Valter Veltroni e Goffredo Bettini, può finalmente diventare un Festival, un prestigioso polo di attrazione internazionale per i talenti italiani e internazionali e per gli investimenti di cui il cinema italiano ha un disperato bisogno in un momento di crisi profonda come quella attuale".
E - prosegue il produttore della Taodue - "siamo convinti che Marco Muller, persona leale, corretta e competente, saprà dare una spinta propulsiva al Festival del Cinema, e potrà contare sull'aiuto di tutti coloro che ne hanno appoggiato generosamente la candidatura, da Riccardo Tozzi, presidente dell'Anica, a giovani produttori come Mario Gianani, fino al presidente della Bnl Luigi Abete. E tra questi non possiamo dimenticare anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la presidente della regione Lazio Renata Polverini, che in quest'occasione hanno dimostrato lungimiranza e vera attenzione al mondo del cinema e della cultura in generale. Ora sarebbe altrettanto straordinario che la politica facesse un passo indietro, per evitare in futuro sterili polemiche e inutili contrapposizioni".