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Litfiba: "Ancora insieme per amore"

Piero Pelù e Ghigo Renzulli pubblicano dopo tredici anni un nuovo cd inedito "Grande Nazione"

Luca Delpia

Sono passati 13 anni dall'ultimo cd di inediti ("Infinito"), anni di silenzi e la riappacificazione nel 2010 con Reunion Tour e il doppio live "Stato Libero di Litfiba".

Piero Pelù e Ghigo Renzulli pubblicano martedì "Grande Nazione": "Siamo ripartiti da dove vi avevamo lasciati - spiegano a Tgcom 24 -. Il tour sarà senza megaschermi, non televisivo. I brani sono un inno all'amore". E infine: "Questo cd è la seconda parte di una trilogia".

Ad un primo ascolto dei primi brani inediti come "Tutti buoni", "Fiesta tosta", "Anarcoide”, “Brado", "Tra te e me" sembra che il tempo per i Litfiba non sia passato. Rock potente, dinamico e sembra di essere di nuovo catapultati negli anni 90, picco di successo del gruppo. Ci sono anche le ballad come "Luna dark" e "La mia valigia”. Una scelta poco rischiosa? Voglia di non osare e ripetere se stessi? Con grande onestà intellettuale Renzulli spiega: "Quando ci siamo trovati a pensare a questo album ci siamo guardati negli occhi con Piero e abbiamo capito la direzione. Abbiamo fatto quel che cazzo volevamo, senza pressione discografica né di marketing. L'intento era ripartire da quello che per noi è stato il periodo più divertente della nostra storia musicale". Come si definiscono oggi? "Maturi ma con molta energia". Il disco è presente in diversi formati: cd standard, nella versione cd deluxe (con libretto 32 pagine + la bonus track “Dimmi dei Nazi”, colonna sonora del docu-film “Pivano Blues –Sulla strada di Nanda”) e in vinile 180 grammi.

Pelù guarda con affetto Ghigo Renzulli e sembra voler spazzar via le incomprensioni che ci sono state per tanti anni, forse troppe. "Il problema - spiega il cantante - è che non riuscivamo più a comunicare. Sei anni fa Ghigo mi ha mandato un sms di auguri di buon compleanno e negli ultimi tre anni abbiamo cercato di superare tutto ed eccoci qui con alle spalle dieci anni di esperienza personale in più". Basta parlare del passato ormai è tempo di pensare al futuro, un futuro che i due leader dei Litfiba vedono all'insegna dell'amore in un momento di crisi sociale e politica come questo.

Sulla copertina dell'album ci sono molti simboli e teschi, come mai?
Abbiamo creato questa immagine in sei mesi. Ci siamo ispirati alla Festa dei morti e disseminato sul disegno tanti piccoli simboli che si riallacciano al senso di alcune delle nostre canzoni. C'è l'anarchia ma anche lo scheletro che beve un cocktail con la bandiera dell'Italia. Una bevanda rossa, come il sangue che gli italiani stanno versando dopo la manovra di Monti.

Cosa dobbiamo aspettarci dal tour?

Sarà estremamente 'sudato'. Sul modello dello scorso Litfiba Reunion Tour, il "maxi-club" riadattato secondo i palazzetti dove suoneremo. Sarà tutto molto semplice.

Come mai non ricorrerete ad effetti speciali?

Perché siamo contrari a certi show dove si vede il cantante piccolissimo e il suo faccione su un megaschermo. Sembra ormai di assistere sempre a show televisivi!

In scaletta ci saranno sorprese?
Quasi tute le nuove canzoni del disco ma anche qualche rarità come "La preda" o "Cane" che non cantavamo ormai da moltissimi anni. I nostri fan non rimarrano delusi. Poi trasmetteremo il nostro documentario 'Cervelli in fuga' in cui raccontiamo l'Italia di oggi.

Cosa ne è venuto fuori?
Un Paese sfiduciato. Sono moltissimi i giovani che scappano all'estero in cerca di affermazione. Quando siamo stati in Europa per il tour abbiamo intervistato diversi nostri fan che hanno raccontato le loro storie. La prima parte sarà trasmessa durante l'anteprima del tour il 2 marzo a Firenze (Nelson Mandela Forum), il 6 marzo ad Assago (MediolanumForum) e il 10 marzo a Roma (Palalottomatica). Poi nella trance europea trasmetteremo la seconda parte. Intanto lunedì 16 gennaio se non avete nulla da fare andate a vederlo nei cinema delle maggiori città.