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Oscar, il trionfo degli italiani da Anna Magnani a Federico Fellini

Con "La Grande Bellezza" sono 13 le statuette tricolori per Miglior Film Straniero

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-olycom

"La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino mette a segno tredici statuette tricolori per il Miglior Film straniero. L'ultima 15 anni fa con "La vita è bella" di Roberto Benigni. Il primo Oscar italiano fu "Sciuscià" di Vittorio De Sica nel 1947. Due le statuette come Miglior Attrice: Anna Magnani per "La Rosa Tatuata" (1955) e Sophia Loren per "La Ciociara" (1962) che poi nel '91 vinse anche l'Oscar alla carriera.

Oscar, il trionfo degli italiani da Anna Magnani a Federico Fellini

Nell'ambito del Miglior Film Straniero De Sica ottenne il bis con "Ladri di biciclette" nel 1950 Poi nel 1957 "La strada" di Federico Fellini che l'anno dopo lo vinse di nuovo con "Le notti di Cabiria" (1958). Fellini con "Otto e mezzo" ebbe di nuovo l'Oscar nel 1963 e poi ancora nel 1974 per "Amarcord" (e un commovente Oscar alla carriera nel '93, l'anno della sua morte). Terzo Oscar nel 1965 per Vittorio De Sica con "Ieri, oggi e domani" e un quarto nel '71 per "Il giardino dei Finzi Contini". L'anno prima, 1970, è italiano il Miglior Film Straniero per "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" di Elio Petri. L'Italia torna a vincere nella categoria con "Nuovo cinema paradiso" di Giuseppe Tornatore nel 1990 - nel mezzo un prestigioso miglior regista a Bernardo Bertolucci con "L'ultimo imperatore" che nel 1988 ebbe in totale 4 statuette -. Il '92 è l'anno di Gabriele Salvatores e di "Mediterraneo". Infine il ciclone Roberto Benigni: 1999 miglior film straniero è "La vita è bella" e Benigni il Miglior Attore.

Quattro gli Oscar alla carriera ai talenti italiani: oltre Loren e Fellini, l'Academy diede nel '95 il riconoscimento a Michelangelo Antonioni e nel 2001 al produttore Dino De Laurentiis.

La notte degli Oscar ha visto tante volte protagonista l'Italia con numerose vittorie nelle categorie 'tecniche', 33: dal costumista Piero Gherardi che vinse nel '62 per "La dolce vita" e nel '63 per "Otto e mezzo", da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo coppia da Oscar per le scenografie (tre statuette). E poi le tre volte della costumista Milena Canonero, le tre del musicista Giorgio Moroder, le due di Carlo Rambaldi per gli effetti speciali, di Vittorio Storaro per la fotografia, di Pietro Scalia per il montaggio. Senza dimenticare Pietro Germi, Ennio De Concini e Alfredo Giannetti sceneggiatori di Divorzio all'italiana, Nicola Piovani per "La vita è bella", Dario Marianelli per Orgoglio e pregiudizio, Gabriella Pescucci costumista per "L'età dell'innocenza".