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Non passi il test, 120mila euro e diventi medico

Volantini fuori dalle aule, corsi di preparazione e mediazione. Un giro dʼaffari messo in piedi da aziende italiane ed università estere, che per ogni studente frutta anche 120 mila euro.

Entrare a medicina per molti ragazzi è un sogno da realizzare a qualsiasi costo. Seguire la vocazione di una vita o semplicemente il mestiere di famiglia, non importa quale è il motivo, quello che conta è lo scopo: accaparrarsi un posto per poter studiare e diventare medici.

Ap/Lapresse

E in tutto questo c'è chi è disposto a fare di tutto pur di vedersi dottore, compreso spendere cifre da capogiro, imparare una nuova lingua e trasferirsi all'estero. Al centro di tutto questo ci sono delle aziende specializzate che, dopo aver fiutato l'affare, hanno messo su un giro di mediazione per instradare gli esclusi dai test di ammissione italiani verso nuove frontiere: quelle delle università estere che danno un titolo riconosciuto anche in Italia.

FUORI DAI CANCELLI VA IN SCENA IL MARKETING DEGLI ESCLUSI
Sapienza Università di Roma, ore 9.00, quattro settembre 2012. Fra mezz'ora scatta l'appello nelle 85 aule predisposte dall'ateneo per i test di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Fuori dai cancelli dell'ateneo è pieno di spacciatori di volantini colorati, di varie dimensioni e forme. Pubblicità delle più disparate aziende che offrono preparazione ai test universitari, questa volta non quelli italiani, ma quelli dei tanti atenei che oltre la frontiera accolgono a braccia aperte i nostri ragazzi, quelli che ad entrare da noi non ce l'hanno proprio fatta.

VUOI STUDIARE MEDICINA? BASTA PAGARE
Oltre il danno la beffa. Una vera proposta indecente, qualcosa che viene piazzata lì, spinta sotto il naso di tanti ragazzi che, magari neanche per la prima volta, abbandonano delusi le aule universitarie, delusi dalle proprie performance o, come molti dicono, dal test, così vile e insuperabile. Ed ecco che arriva la cura a tutti i mali, la medicina per i medici: paga e tutte le porte si apriranno a te. Andrai a studiare all'estero, in prestigiosi campus immersi nel verde, con strutture e laboratori di altissimo livello e professori preparatissimi. Il tutto alla modica cifra di: informazione riservata. Tutto legale, precisiamolo. E in molti, che magari quei soldi da investire ce li hanno a portata di mano, sono attratti dall'offerta e decidono di saperne di più. E poi magari si lasciano anche convincere e partono. In ogni caso il risultato non cambia: i soldi da sborsare sono tanti, ma per chi ce li ha non è un problema. E chi non ce li ha? Semplice, o ritenta in Italia o rinuncia al sogno.

NON ENTRI SOLO SE SEI UN FENOMENO AL CONTRARIO
"Per essere esclusi, con la nostra preparazione, bisognerebbe essere fenomeni al contrario", questa la risposta ad Alessandra Migliozzi dell'agenzia DIRE da parte di uno degli operatori di Cepu. L'azienda ha nel portfolio 6 università estere tra Spagna, Portogallo e Bulgaria. Offrono mediazione, preparazione linguistica e culturale e disbrigo delle pratiche. Costo: 19.800 euro per la consulenza iniziale, che scendono a 9.800 annuali per il proseguo del corso. Più le tasse universitarie, ovviamente, che nell'unica università che ha ancora posti disponibili, ovvero la bulgara Medical University, costano 8 mila euro. Un investimento che, dall'ingresso alla laurea, si aggira attorno ai 67 mila euro, che diventano 117 mila se durante gli studi si decide di servirsi della consulenza per tutti gli anni previsti. Il tutto senza considerare le spese per vitto e alloggio.

STUDIARE A MADRID: UNA DELLE METE PIU' GETTONATE
Contattando direttamente le università estere la musica non è molto diversa. Uno dei giornalisti di Skuola.net si è finto un ragazzo in crisi, respinto per l'ennesima volta dai test di medicina. Ha contattato una delle università che in questi giorni si sta facendo pubblicità nei pressi degli atenei romani: la UAX Universitad Alfonso X El Sabio di Madrid. Al telefono risponde una operatrice spigliata e cortese che, alla richiesta di qualcuno in grado di parlare italiano, risponde che gli operatori in lingua italiana sono tutti occupati. Proprio così, la UAX fa gola in terra nostrana, ed ogni giorno i centralini sono sommersi da centinaia di chiamate di nostri connazionali.

LA SELEZIONE? COLLOQUI, DOMANDE E SOPRATTUTTO IL VOTO DI DIPLOMA
Alla UAX il test di ammissione c'è, i posti riservati agli stranieri sono 120 e le iscrizioni si apriranno nella primavera prossima. I test, per quest'anno accademico, sono conclusi. Nella formulazione delle graduatorie quello che conta di più è il voto del diploma: ben il 50% del punteggio. Nei giorni dei test, inoltre, gli studenti vengono accolti insieme alle famiglie e guidati in un tour dell'università. Un trattamento con i guanti bianchi, dal costo di 20 mila euro di retta annuale. La durata del corso è di sei anni, come in Italia, e il titolo è spendibile in tutta l'Unione Europea. La lingua? Non è un problema, i primi mesi sono dedicati esclusivamente ad un corso intensivo di spagnolo. L'operatore rassicura: gli italiani arrivano quasi tutti con conoscenze linguistiche pari a zero. E non sono di certo pochi, secondo l'operatore alla UAX ci sono almeno 1000 studenti provenienti dalla nostra penisola.

E DOPO UN ANNO PUOI TORNARE IN ITALIA...
Le università oltre frontiera si riempiono di italiani, soprattutto per quanto riguarda medicina e odontoiatria. Il giro d'affari frutta centinaia di migliaia di euro ogni studente e, alla fine, fornisce un titolo di studio liberamente spendibile in Italia, in barba al numero chiuso e al rischio di surplus di professionisti. E qui si affaccia un'ulteriore alternativa: il rientro in Patria da studente di medicina. Ci si immatricola e si supera il primo anno all'estero e poi si chiede il trasferimento in una università italiana, partecipando alla riserva di posti per gli stranieri. E il test? Non occorre, se tutto fila liscio si viene iscritti direttamente al secondo anno, con il riconoscimento degli esami sostenuti all'estero. Et voilà, il gioco è fatto.