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Usa, su un 17enne il primo intervento al mondo di riduzione del pene

Il ragazzo era talmente "fornito" da non riuscire a fare sport o ad avere rapporti sessuali. I medici: "Sembrava un pallone da football"

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A volte le dimensioni contano... troppo. Un ragazzo di 17 anni è stato sottoposto in Florida al primo intervento al mondo di riduzione del pene. Una notizia che sembrerà inconcepibile a tutti gli uomini che sognano dimensioni da record. Tuttavia il giovane, con i suoi 18 centimetri di lunghezza e 25 di larghezza, era talmente "dotato" da non riuscire a indossare normali indumenti intimi, praticare attività sportive e avere rapporti sessuali.

Il caso del 17enne è stato studiato e la ricerca è stata pubblicata sul "The Journal of Sexual Medicine". Oltre a dover gestire "l'ingombro", il ragazzo soffriva di attacchi di priapismo, una forma di erezione improvvisa e anomala che lasciava l'organo gonfio e deformato, al punto da spingere i medici a paragonarlo a un pallone da rugby.

"Sembra il sogno di ogni uomo ma, sfortunatamente, nonostante la lunghezza e la durata generose, la circonferenza era esagerata, soprattutto nel mezzo", ha spiegato il suo medico curante, il dottor Rafael Carrion, urologo alla University of South Florida.

Un caso più unico che raro, dato che normalmente arrivano richieste di intervento per allungare il pene, non certo per ridurlo. "Non sono cose di cui gli uomini solitamente si preoccupano - ha spiegato il medico - anzi, sono casi estremamente rari". In effetti, Carrion non ha trovato nessun precedente analogo a quello del giovane, così ha deciso di operare il ragazzo seguendo la procedura usata tradizionalmente per trattare la malattia di Peyronie.

L'intervento è andato a buon fine: al termine dell'operazione il pene conservava dimensioni di tutto rispetto, era simmetrico, aveva riacquistato sensibilità ed era in grado di avere erezioni normali. "Non gli sembrava vero - racconta il dottor Carion - il mio paziente era tutto sorridente e completamente soddisfatto".