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Elezioni, la Direzione Pd approva le liste ma la minoranza non vota

Andrea Orlando polemico: "Combatteremo per vincere ma si è sbagliato il metodo". Renzi: esperienza devastante

Elezioni, la Direzione Pd approva le liste ma la minoranza non vota - foto 1
lapresse

La direzione del Pd ha approvato le liste ma ne esce un partito diviso.

La minoranza non ha partecipato al voto: "Non c'è stata nessuna trattativa, i nomi li sentiamo solo ora", lamenta Orlando, parlando anche per Cuperlo ed Emiliano. Renzi sarà candidato nell'uninominale di Firenze al Senato e in due listini plurinominali. Lucia Annibali a Parma, Boschi a Bolzano, Nencini ad Arezzo, Benedetto Della Vedova a Prato. Gianni Cuperlo a Sassuolo.

Il Pd esce più debole da questa nottata, dopo la spaccatura sulle liste? "No, il Pd deve vincere e combatterà qualunque sia la decisione presa. Ma riteniamo che il modo scelto non sia giusto", ha detto  ancora lo stesso Andrea Orlando, lasciando il Nazareno.

Renzi: esperienza devastante - "Questa è una delle esperienze peggiori, una delle esperienze più devastanti dal punto di vista personale. Il lavoro che abbiamo fatto sulle liste ci ha visto mettere il cuore e questo vuol dire conoscere l'amarezza per chi e' rimasto fuori. Da domani mattina dobbiamo fare una grande battaglia perché la squadra avversaria è impegnativa e forte ma meno forte di noi", ha detto Matteo Renzi in direzione Pd. "Abbiamo scelto pochi innesti esterni nelle liste", aggiunge.

Ecco alcuni dei candidati - Lucia Annibali correrà a Parma, Riccardo Nencini nel difficile collegio di Arezzo, Benedetto Della Vedova a Prato. Gianni Cuperlo a Sassuolo, Gianni Pittella a Potenza. Sono alcuni dei nomi che emergono dalla lettura delle liste Pd per le politiche in direzione. Saranno candidati Beppe Fioroni, Cesare Damiano, Barbara Pollastrini, che in un primo momento erano stati esclusi. Resta fuori il coordinatore di Dem Andrea Martella.

E' il lista anche l'ex presidente della Basilicata Vito De Filippo. Torna in Parlamento il costituzionalista Stefano Ceccanti e tra le new entry c'è il portavoce di Gentiloni (e già di Renzi), Filippo Sensi. In Campania sarà candidato Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, ma anche Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli che era finito nella bufera per aver suggerito di offrire "fritture" per la campagna elettorale per il referendum.

Il premier Gentiloni candidato a Roma e in listini Marche-Sicilia - Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarà candidato per la Camera nel collegio uninominale Roma 1 e in due listini proporzionali nelle Marche e in Sicilia.