DOPO L'OK ALLA MANOVRA

Renzi: "Misure per giovani partite Iva" Caso marò, "l'India faccia presto"

Il premier soddisfatto dopo l'ok definitivo alla legge di Stabilità: "Per la prima volta mettiamo più soldi in tasca agli italiani". Sull'intervento per l'Ilva, dice: "La Ue non impedisca di salvare i bambini di Taranto"

23 Dic 2014 - 09:49
 © ansa

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Per le "giovani partite Iva è sacrosanto un intervento correttivo e mi assumo la responsabilità di fare un provvedimento ad hoc nei prossimi mesi". Così il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5. Quello delle giovani partite Iva, sottolinea, è il punto "più problematico" della legge di Stabilità: "Hanno avuto meno vantaggi di tutti". Poi, parlando in generale della manovra, aggiunge: "Per la prima volta mette più soldi in tasca agli italiani e non li toglie".

La legge di stabilità è "profondamente innovativa: i soldi si danno anziché toglierli. E questa volta i denari sono veramente ridistribuiti", sottolinea il premier. Ma una "correzione", aggiunge, è necessaria per le giovani partite Iva. "Abbiamo ridotto alle partite Iva le tasse di circa un miliardo, per circa un milione di destinatari - spiega - Ma il meccanismo, molto intelligente e coerente dal punto di vista tecnico, fa molto arrabbiare i giovani professionisti perché la suddivisione interna dell'intervento ha premiato un po' troppo i commercianti e gli artigiani, che pure ne hanno bisogno, rispetto ai giovani professionisti. Sono il primo a non essere molto soddisfatto del testo su questo punto, serve più attenzione".

"Al lavoro per soluzione al caso marò" - Intervistato a Rtl 102.5, Renzi ha anche parlato del caso marò. "Per la prima volta - ha detto - dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata". L'esecutivo, ha spiegato, è "al lavoro con il governo indiano per riportare a casa tutti e due i due marò, in un clima di rispetto istituzionale ma chiediamo che si faccia rapidamente".

Jobs Act, "primi effetti ci saranno nel 2015" - "Nel 2015 ci saranno i primi effetti del Jobs Act", ha aggiunto. Anche se, ha sottolineato, "qualche effetto già c'è. Abbiamo firmato gli accordi a Terni, Trieste, Piombino, abbiamo salvato Reggio Calabria con l'Ansaldo Breda, Gela, per Taranto arriva domani il Consiglio dei ministri con il decreto. Di realtà salvate e rimesse in campo ce ne sono tante".

Ilva, "Ue non impedisca di salvare i bimbi di Taranto" - Parlando del decreto su Taranto e il rischio che sia in conflitto con le regole Ue, Renzi ha affermato: "Se l'Europa vuole impedire di salvare i bambini di Taranto ha perso la strada per tornare a casa. Io sono più fedele agli impegni con quei bambini che a qualche regolamento astruso dell'Ue. Faremo il risanamento ambientale".

"Italiani auspicano che Napolitano lasci il più tardi possibile" - Renzi ha parlato anche della corsa al Quirinale: "Non sono per niente preoccupato. Sono molto tranquillo che troveremo una buona soluzione". "Le persone normali - ha dichiarato - sanno che c'è un Presidente della Repubblica come Giorgio Napolitano che è un galantuomo. E sperano che non si dimetta o si dimetta il più tardi possibile". Per il premier "l'italiano dell'anno nel campo della politica è Napolitano: aveva scommesso sulle riforme e sono partite".

Roma 2024, "l'Italia ce la può fare" - Sulla candidatura di Roma per i Giochi del 2024, il premier ha ribadito: "Ce la giochiamo. Siamo preoccupati di quale sarà la città americana che sfiderà l'Italia per le Olimpiadi 2024: se la giocano Washington, Boston, Chicago. Sarà una bella sfida, vediamo se ci saranno altri Paesi europei. Ma noi siamo l'Italia e penso che ce la possiamo fare". "Non so se riusciremo - ha proseguito - ma vogliamo vincere non partecipare. Anche se ciò non avvenisse nei prossimi mesi dovremo far tornare il gruppo dirigente italiano sui territori a progettare, perché ora siamo schiacciati sul presente".

Expo, "il carro dei vincitori sarà pieno" - "Sono assolutamente convinto che l'Expo sarà una bella cosa. Scommetto che a giugno il carro dei vincitori sarà pieno", ha aggiunto. "In passato qualcuno sui grandi eventi in Italia ha provato, e ci è anche riuscito, a rubare. Stavolta li stiamo beccando. L'Italia ha diritto di vivere senza che corrotti di ogni specie ne offuschino l'immagine, perciò è fondamentale intervenire con cattiveria contro la corruzione: regole più dure per chi ruba e semplicità per la pubblica amministrazione".

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