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Renzi: "Basta con i sacrifici, gli italiani ne hanno fatti anche troppi"

Il premier, in unʼintervista al quotidiano "Il Messaggero", spiega che "lʼItalia è pronta a ripartire" e che non ci saranno nuove tasse

matteo renzi luiss
ansa

"Dopo tanti sacrifici, e gli italiani ne hanno fatti anche troppi, ci siamo davvero". Lo afferma il premier Matteo Renzi, assicurando che non ci saranno nuove tasse: "L'Italia può ripartire". E annuncia: "Sulle intercettazioni il governo pronto a intervenire".

In una lunga intervista al quotidiano "Il Messaggero" il premier spazia fra gli argomenti che hanno tenuto banco nella cronaca e nell'agenda politica italiana: dall'Expo, al Giubileo, passando per la riforma elettorale.

"L'Iva nel 2016 non aumenterà" - Continuando a parlare di possibili aumenti di tassazione, Renzi ha quindi escluso che nel 2016 l'Iva possa essere rivista al rialzo. "L'Iva nel 2016 non aumenterà", ha detto infatti, assicurando che "se ci saranno ulteriori risorse la priorità sarà per le famiglie e per rendere stabili gli incentivi alle imprese per assumere".

Expo, "ce la faremo, ma situazione di partenza era difficile" - Parlando dell'Esposizione universale che aprirà i battenti il primo maggio, Renzi ha spiegato: "Non credo che Expo sia terribilmente indietro. Se guardiamo alla storia delle esposizioni universali sappiamo che tutte sono partite non al completo e la situazione non è drammatica come qualcuno racconta. Avrei preferito che Milano facesse eccezione ma per come abbiamo trovato la situazione dico che è un miracolo che questa Expo si faccia, grazie al contributo e al senso di responsabilità di tutti".

"Su Italicum sì alla mediazione, ma no ai passi indietro" - "Io sono disponibile a mediare, sempre. Ma deve essere utile per il Paese, non per una corrente del partito. Tornare indietro rispetto all'accordo di maggioranza di novembre farebbe scattare un bomba libera tutti". Così Renzi sulla riforma della legge elettorale.

"Se qualcuno pensa di utilizzare una parola drammatica come scissione perché non è d'accordo su un dettaglio, peraltro secondario, di una legge elettorale non è un problema mio. Se qualcuno vuole andarsene per gravi dissensi sulla linea politica, parliamone. Ma voglio vederli andare nelle feste dell'Unità a spiegare che qualcuno se ne va perché i collegi erano 100 anziché 90 o 110", ha detto riferendosi a Pier Luigi Bersani.

Giubileo, "costi inferiori rispetto al ritorno turistico" - Quanto al prossimo Giubileo Renzi sottolinea come "per Roma e per l'Italia i costi del Giubileo sono inferiori rispetto al ritorno turistico ed economico che abbiamo, se dovessimo ragionare in termini d'euro. Dunque non è questo il punto. Vogliamo però collaborare con il Vaticano: non sarà il Giubileo delle grandi opere, come quello del 2000. Mi piacerebbe che fosse il Giubileo dei grandi ideali".