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Pd, Renzi: "Scissione scritta, ideata e prodotta da D'Alema"

Lʼex segretario accusa anche chi lo ha lasciato solo: "Ipocriti, ora sono tornati gli amici veri accanto a me". E poi aggiunge: "Si vota nel 2018"

La scissione del Pd "abbiamo avuto l'impressione che fosse un disegno già scritto, ideato e prodotto da D'Alema".

Lo ha detto Matteo Renzi intervistato da Fabio Fazio. Secondo Renzi "non hanno mai mandato giù il rospo che un altro e non uno dei loro potesse competere per guidare il partito". "Possono chiedermi di dimettermi, di rinunciare alla poltrona ma non di rinunciare a un ideale", aggiunge.

Alla domanda se la scissione nel Pd è rimediabile Renzi ha risposto: "Credo sia una cosa molto di palazzo, la stanno facendo sulla data del congresso, io farò di tutto perché si vada il più possibile insieme. Possibile che il problema della sinistra in Italia sia Renzi? Ci raccontino cosa pensano dell'Italia, rimettiamo al centro l'Italia. Non ne posso più di questo dibattito, figuriamoci i cittadini".

Si vota nel 2018 - "Le elezioni sono previste nel 2018. Punto. Se Gentiloni vorrà votare prima lo deciderà lui". Ha detto Renzi che cerca così di mettere a tacere le voci secondo le quali lui punta ad eelezioni anticipate.

"D'Alema non scappare" - "A D'Alema dico, non scappare, vieni, corri e vediamo chi ha più consenso e più voti", ha aggiunto Renzi il quale ha poi spostato il discorso anche sugli altri membri del partito che lo hanno abbandonato. "Sono tornati gli amici veri", ci sono "ipocriti che sono stati vicini negli anni e poi sono spariti, a loro io dico: evviva", ha aggiunto Renzi. "I miei figli devono sapere che il loro padre può perdere ma non si arrende" ha detto spiegando la sua decisione di non abbandonare la politica.

"Destra più furba, litiga ma poi a elezioni insieme" - "Anche la destra si scinde" ma "loro sono più furbi di noi, litigano prima delle elezioni e alle elezioni si mettono sempre insieme". Afferma Matteo Renzi a "Che tempo che fa", su Raitre.

"Con reddito cittadinanza Italia muore" - "Il discrimine oggi non è la preoccupazione perché l'innovazione produca una crisi occupazionale ma come la politica risponde. Noi dobbiamo trovare un paracadute per chi non ce la fa, per i più deboli, ma non possiamo dire reddito cittadinanza, che vuol dire 'tranquillo ci pensa papi' che è lo Stato. L'Italia muore così. Io dico provaci, non ce la fai? Ti do una mano, ti faccio fare un corso di formazione". Questa la ricetta di Matteo Renzi che rilancia la sua proposta del lavoro di cittadinanza.

Ue, giusto che Padoan abbia tutte le rassicurazioni - "In tre anni il nostro governo non ha mai fatto procedura di infrazione e sono convinto che debba continuare, spero che il governo mai debba fare una procedura. Quindi è giusto che Padoan abbia tutte le rassicurazioni". Afferma Matteo Renzi che poi aggiunge: "Sono sicuro che Gentiloni e Padoan faranno un ottimo lavoro".