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Juncker: fiducia nelle riforme di Renzi Premier: "La nostra eredità è la crescita"

Il presidente del Consiglio "ha cambiato le cose in Italia e in Ue, ma non si può cambiare tutto in sei mesi", ha detto il presidente della Commissione Ue. Ma "lo scorporo degli investimenti nazionali è complicato"

matteo renzi jean claude juncker
ansa

"Quando un governo mi scrive che farà delle riforme strutturali io gli credo. Quindi sì, ho fiducia nel governo Renzi". Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, promuove il presidente del Consiglio italiano e aggiunge: "In questo semestre l'Unione europea ha cambiato testa. Vedo con piacere l'azione del governo Renzi, che ha cambiato le cose in Italia e contribuito a cambiarle in Ue".

Juncker: fiducia nelle riforme di Renzi Premier: "La nostra eredità è la crescita"

"Ho dato più tempo all'Italia" - "Quello che abbiamo fatto per Francia e Italia, dando più tempo visto le difficoltà a sistemare le cose nelle scadenze previste, è un segno di fiducia e quando un governo mi scrive che farà delle riforme strutturali io gli credo. Quindi sì, ho fiducia nel governo Renzi", ha detto Juncker in un'intervista a SkyTg24.

"Si sono fatti passi avanti sul fronte del risanamento. Tuttavia resta un debito pubblico troppo elevato che in alcuni Stati membri rappresenta un ostacolo agli investimenti", ha sottolineato.

"Complicato lo scorporo degli investimenti nazionali" - Le risorse dell'Italia al fondo comune "non saranno" considerate nel valutare "le sue finanze pubbliche", ma per gli investimenti nazionali "che pesano sui conti italiani è più complicato: il Patto non permette a priori lo stesso trattamento". Ne "parleremo" a gennaio affrontando "la flessibilità all'interno del patto", ribadisce il presidente della Commissione Ue.

"Renzi non mi deluderà" - "Ho piena fiducia" nel premier Matteo Renzi "e sono certo che non mi deluderà", ha ribadito Jean-Claude Juncker al termine del Vertice Ue, in conferenza stampa congiunta con Renzi e il presidente del Consiglio Tusk. "Non sorveglio il signor Renzi, dal governo italiano abbiamo ricevuto una lettera" con gli impegni su conti e riforme, "abbiamo una serie di questioni in discussione" con il governo e "a marzo vedremo la posizione che prendiamo", ha risposto a chi gli chiede se tenga sotto sorveglianza l'Italia.

"Contributo Paesi fuori dal Patto se sballa i conti" - "Se a causa dei contributi al piano di investimenti un Paese violerà i vincoli del Patto di stabilità, questi non saranno presi in considerazione", ha precisato Juncker, definendo l'interpretazione di flessibilità del suo piano a cui la Ue ha dato il via libera. "Nessuno ha escluso di partecipare alla raccolta di capitali" per il fondo crescita.

Renzi: "La nostra eredità è la crescita" - "Questi sei mesi per noi sono stati un grande momento, una nuova stagione per Europa, crescita e non solo austerità: è questa l'eredità che lasciamo, crescita, crescita, crescita". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa da Bruxelles parlando del semestre di presidenza italiana della Ue. "L'esame sarà nel 2018 quando torneremo alle elezioni, con la cadenza di tutti i Paesi normali", ha aggiunto il premier, specificando che "siamo sempre sotto esame, e credo che gli esami per i politici siano gli esami più belli".

"Il piano Juncker è il primo passo politico, non burocratico" - "Il piano Juncker presentato al Consiglio è un primo passo, non è l'ultimo, ma è un primo buon passo avanti", ha detto ancora Renzi al termine del Consiglio europeo, sottolineando che si tratta di un "passo politico, non si tratta solo di burocrazia", e "questo è un motivo di soddisfazione" per la presidenza italiana del semestre Ue.

"Fondi fuori dal Patto, piccolo passo per l'Italia, grande per l'Ue" - Lo scorporo degli investimenti dal computo del deficit previsto nel piano Juncker "è un piccolo passo avanti per l'Italia, un grande passo per l'Europa". Lo ha detto, sorridendo, il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa da Bruxelles. Ed ha aggiunto: "Vi è piaciuta questa?".

Primi investimenti del piano Juncker a giugno 2015 - "La Commissione presenterà una proposta a gennaio 2015, che il Consiglio è chiamato ad approvare entro giugno, in modo che i nuovi investimenti del piano Juncker possano essere attivati al più presto a metà 2015": così le conclusioni del summit Ue. La Bei è "invitata a cominciare le attività utilizzando i suoi fondi da gennaio 2015.

Ue: "Ok al piano Juncker con la flessibilità già esistente" - Via libera della Ue al piano Juncker che crea un nuovo fondo per gli investimenti strategici (Efsi) con lo scopo di mobilitare 315 miliardi di euro nel 2015-2017. La Ue "prende nota della posizione favorevole" indicata dalla Commissione verso i contributi dei Paesi, "necessariamente in linea con la flessibilità" esistente.

Draghi: "Bene il piano Juncker, può aiutare la fiducia" - La Bce "accoglie con favore il piano Juncker" che può "contribuire ad aumentare la fiducia nella zona euro" e può essere "molto efficace" a tre condizioni: attuazione rapida, investimenti con elevato ritorno e opportunita' per spingere le riforme strutturali. Lo ha detto il presidente Mario Draghi a margine del vertice Ue.

Merkel: "Contributi al fondo Juncker con le regole del Patto" - I contributi nazionali al fondo previsto dal piano Juncker di investimenti "devono avvenire nell'ambito delle regole del Patto di stabilità, con la flessibilità prevista". Lo sottolinea Angela Merkel nella conferenza stampa alla conclusione del vertice europeo.