Pronto emendamento da inserire nella riforma del processo penale: da 2 a 8 anni per chi svaligia un appartamento, da 4 a 10 per le rapine
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Il governo starebbe lavorando a un emendamento, da inserire nella riforma del processo penale, per inasprire le pene per ladri e rapinatori. Il testo, nato da un accordo tra Pd e Ncd, innalza il tetto della pena per i furti da due a otto anni, contro l'attuale range da uno a sei anni. Giro di vite anche sulle rapine, dove però cambia solo il limite minimo che passa da tre a quattro anni: confermato il massimo di dieci anni.
Dietro il provvedimento, scrive Repubblica, ci sarebbero gli ultimi dati del Censis: una conferma, nero su bianco, dell'allarmante aumento della piccola criminalità. Una casa svaligiata ogni due minuti, il doppio dei furti in dieci anni e il conseguente aumento delle persone denunciate, salite del 139,6% dal 2004 al 2013. La proposta del ministro Andrea Orlando e del suo vice Enrico Costa non solo porta a un inasprimento della pena, ma, spiega Costa, è "soprattutto funzionale a interrompere la spirale degli sconti, dal bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, alla sospensione condizionale".