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Elezioni, +Europa: raccoglieremo le firme per andare soli, è l'unica via

Pd: "Porta resta aperta, pronti ad aiutare +Europa nella raccolta firme"

Elezioni, +Europa: raccoglieremo le firme per andare soli, è l'unica via - foto 1
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Sembra vacillare l'intesa, in vista del voto del 4 marzo, tra Pd e +Europa, la formazione "capitanata" da Emma Bonino.

Alla base della "rottura" quello che viene definito un "pasticcio tecnico-giuridico previsto dalla legge elettorale" che lascerebbe a +Europa, se imparentata con il Pd, poco tempo per raccogliere le firme necessarie alla presentazione delle liste. Pd: "Porta resta aperta, pronti ad aiutare +Europa nella raccolta firme".

"Al momento è l'unica via", hanno spiegato i promotori di +Europa, parlando della decisione di correre da soli e puntando il dito contro il Viminale accusato di "interpretazione surreale della legge elettorale".

La norma "incriminata" - Le formazioni senza un collegamento con gruppi parlamentari presenti nel Parlamento uscente, come appunto è il caso di +Europa, secondo l'interpretazione del Viminale della legge elettorale, devono far sottoscrivere da almeno "1.500 e da non più di 2.000 elettori - spiegano in una nota i promotori di +Europa - la dichiarazione di presentazione delle liste di candidati per l'attribuzione dei seggi nel collegio plurinominale, con l'indicazione dei candidati della lista nei collegi uninominali compresi nel collegio plurinominale".

Un numero di firme definito "mostruoso" a cui si aggiunge inoltre una ferraginosa "disciplina di presentazione delle liste e delle candidature" che per +Europa significherebbe "in caso di apparentamento con il centro-sinistra, di dover scrivere sui moduli i nomi dei candidati nei collegi uninominali concordati tra diverse forze politiche, che non esistono, né possono esistere, visto che giuridicamente il collegamento tra le liste non matura prima del 42esimo giorno precedente il voto".

Le tre possibili vie di +Europa - "Oggi +Europa - spiegano ancora nella nota i promotori della formazione - ha dunque di fronte tre strade, ma una sola porta all'effettiva presentazione della lista. Le alternative alla presentazione autonoma sono la non presentazione, o la raccolta firme sulle sole liste per i collegi plurinominali, contro l'interpretazione data dal Viminale. In entrambi i casi, però, gli elettori non troverebbero sulla scheda né il nostro simbolo, né i nostri candidati". "

Se dobbiamo raccogliere le firme mettendo da subito i candidati di tutti i collegi uninominali non possiamo che mettere nomi tutti "nostri". Pertanto l'unico modo di garantire la partecipazione di +Europa, con Emma Bonino alla imminente competizione elettorale è quello di iniziare subito, nei prossimi giorni, la raccolta delle firme dei cittadini per una presentazione autonoma della lista".

Pd: "Porte aperte per +Europa, noi pronti a sostegno per raccolta firme" - Dopo l'annuncio di +Europa, il Partito Democratico è corsa in soccorso al suo "quasi ex alleato". "Per il Pd le porte della collaborazione con la lista +Europa sono sempre aperte. Condividiamo insieme a loro l'urgenza di un nuovo e forte impegno europeista e siamo pronti di conseguenza anche alla leale collaborazione organizzativa, garantendo il nostro lavoro per la raccolta delle firme necessarie per ogni circoscrizione. Il punto vero essenziale è volere lavorare insieme, unendo le nostre forze con un accordo politico. Noi ci siamo con convinzione e spero ci siano anche loro". Lo afferma il vicesegretario del Pd Maurizio Martina.