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Renzi: dalle primarie il candidato premier

"Io alla guida del Pd anche per cambiare lʼItalia". Ma Cuperlo e Fassina, anche loro in corsa, dicono no

LaPresse

"La sfida più grande sarebbe certamente la posizione di presidente del Consiglio e per questo diventa importante il partito. Chi vince le primarie aperte dovrebbe essere il candidato premier". Così il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, in un'intervista al quotidiano tedesco "Faz". "Certo - ha aggiunto - non vorrei diventare capo del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia. Solo per questa ragione, potrei lasciare Firenze".

Così il sindaco di Firenze ha rimesso in discussione la separazione tra la figura del segretario e quella del premier, e ha sollecitato delle primarie davvero aperte, il vincitore delle quali sarebbe anche candidato per la guida del governo. Ma i distinguo non si fanno attendere: frena infatti su questo Gianni Cuperlo, e con lui Stefano Fassina, possibili candidati, mentre anche gli Ecodem hanno preannunciato la possibile discesa in campo di un loro uomo.

In una intervista al maggior quotidiano tedesco, la 'Faz', Renzi ha spiegato i propri obiettivi e le intenzioni rispetto al congresso del Pd: ''La sfida più grande sarebbe certamente la posizione di premier e per questo diventa importante il partito. Chi vince le primarie aperte dovrebbe essere il candidato a guidare il Governo. Certo, non vorrei diventare capo del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia''. Insomma se l'obiettivo è il cambiamento del Paese e quindi la premiership, allora la segreteria del Pd, dice lui, è un passaggio funzionale ad essa, da raggiungere con ''primarie aperte''.