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Intercettazioni, ritorna il ddl Alfano: è polemica

Il deputato del Pdl Costa presenta un testo fotocopia: "Nessuna indicazione di partito, è la prassi"

Ansa

In Parlamento rischia di riaprirsi il fronte caldo delle intercettazioni. Il Pdl ha presentato alle Camere tre progetti di legge: due a Montecitorio, uno a firma Maurizio Bianconi, l'altro a Firma Enrico Costa, e uno al Senato di Domenico Scilipoti. Il deputato Costa ha in realtà ripresentato il ddl Alfano su intercettazioni e responsabilità civile dei magistrati. Il testo identico  mira a disciplinare in modo rigoroso la materia.

La proposta fu approvata a giugno 2009 alla Camera e un anno dopo al Senato, ma si fermò per quasi un anno e mezzo in seconda lettura a Montecitorio in commissione Giustizia. Ora ritorna identica ed esplode la polemica. ''Io comunque - prova a gettare acqua sul fuoco Costa - ho ripresentato in questa legislatura tutti i testi che avevo già proposto in quella precedente. E' un fatto di routine, non c'è alcuna indicazione del partito in questo senso''.

Ma a far pensare che il fronte intercettazioni possa riaprirsi da un momento all'altro, c'è ''l'aggancio'' con il testo dei 'saggi' nominati da Napolitano. Nella relazione dei cosiddetti 'facilitatori', infatti, si parla della necessità di ridurre l'uso delle intercettazioni che devono essere uno strumento di ''ricerca della prova'' e non del ''reato''. Per questo, dice il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma (Pdl),''se i capigruppo mi chiedono di calendarizzare il testo Scilipoti (che ancora non risulta assegnato) o qualsiasi altro provvedimento in materia, io lo metto all'ordine del giorno''. ''Del resto - prosegue Nitto Palma - lo stesso Napolitano ha parlato più volte della necessità di riformare il sistema delle intercettazioni. Dunque, perché non farlo?''.

Epifani: "Questione non è priorità del governo" - Il tema delle intercettazioni "non è una priorità né per il Parlamento né per il governo". Lo afferma il neo segretario del Pd, Guglielmo Epifani. "La situazione economica è grave, questo rende più difficile realizzare politiche anticicliche. Non aveva ragione Monti quando diceva che eravamo alla fine del tunnel", ha spiegato. "La situazione sociale è esplosiva - ha aggiunto -, e questo clima non è aiutato dall'atteggiamento del centrodestra".