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Berlusconi: "Sì a un uomo Pd al Quirinale"

Il leader del Pdl apre sul candidato al Colle, ma sottolinea come allʼintesa debba corrispondere subito la nascita di un governo di larghe intese

Ansa

Silvio Berlusconi apre al Pd per il Colle e nega qualsiasi ipotesi di uno scambio con un "salvacondotto" processuale per sé. "Siamo disponibili a trovare un presidente della Repubblica che sia di garanzia per tutti" ha detto il leader del Pdl, sottolineando che a un'intesa per il Colle deve corrispondere la nascita di un governo di larghe intese. E sui suoi guai processuali dice: "Nessuno accordo, confido nella Cassazione: mi ha sempre assolto".

"Non ho mai sentito parlare di amnistia - dice Berlusconi al quotidiano "La Repubblica" -, la gente non sarebbe d'accordo. Io non sono preoccupato per i miei processi, non credo che i magistrati continueranno con questo accanimento". Mentre sull'ipotesi di un altro tipo di accordo, una sorta di salvacondotto processuale come "merce di scambio" per l'apertura al Pd per il Colle, il leader del Pdl aggiunge: "Non credo a questi accordi. Per quanto mi riguarda, ci sono gli integerrimi giudici di Cassazione che mi hanno sempre assolto. Anche se ho dovuto sopportare tanto fango contro di me".

L'unica condizione imprescindibile per un accordo sul nome del prossimo presidente della Repubblica, spiega Berlusconi è "un governo di larghe intese. Se concordiamo una strada per il Quirinale, anche sull'altro lato dobbiamo trovare un raccordo in un esecutivo di larghe intese, con ministri scelti insieme. Altrimenti niente".

"Un governo ballerino sostenuto da qualche gruppetto non avrebbe la forza di assumere i provvedimenti di cui il Paese ha bisogno per salvare l'economia e per trattare tutto quello che si deve modificare negli accordi Ue. La situazione è drammatica, nessuno può far finta di niente. Se invece si va appresso ai grillini... E' sconfortante - conclude quindi Berlusconi, commentando il 25% ottenuto dal M5S alle elezioni -. Hanno votato un ex comico senza conoscere nessuno di quelli che hanno portato in Parlamento".