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Berlusconi: "La Lega non mi ha chiesto nessun passo indietro, sono al servizio del Paese"

Intervistato a Tgcom24 il leader del Pdl spiega che lʼaccordo con il Carroccio prevede che la Lega "partecipi alla coalizione di centrodestra e che Maroni sia il candidato alla Regione Lombardia mentre io sia a capo della coalizione"

Tgcom24

Silvio Berlusconi, intervenendo a Tgcom24, nega che in cambio dell'accordo elettorale la Lega gli abbia chiesto un passo indietro sulla premiership. "No, è una cosa che ho anticipato io nei giorni scorsi - spiega -. Spero che venga sentito anche dalla gente perché io non cerco posti ma voglio essere utile al Paese". Durissimo il giudizio sul governo Monti: "Con lui l'economia del nostro Paese è andata al disastro".

"L'accordo con la Lega - ha spiegato Berlusconi - prevede che il Carroccio partecipi alla coalizione di centrodestra e che Maroni sia il nostro candidato alla Regione Lombardia mentre io sia il leader della coalizione. Il premier come il presidente della Repubblica abbiamo deciso che è meglio deciderlo in un momento successivo".

"Candidatura Monti immorale"
Berlusconi ha quindi definito "immorale" la candidatura di Monti: "Quando è stato nominato premier aveva detto, e lo aveva detto anche a me, che scaduto il mandato non sarebbe stato più protagonista della politica. Nell'anno di governo non ha prodotto nessuna riforma necessaria e tutti gli indicatori economici sono negativi. Il mio giudizio su Monti è molto negativo". 

"Con Monti nessun dialogo"

Quanto alle possibili alleanze Berlusconi ha spiegato di essere "pronto a dialogare con tutti, ma Monti è stato una grande delusione, con lui non ci sono modi per andare al dialogo". In particolare il leader del Pdl prende di mira le dichiarazioni su Imu e tasse: "ci siamo fatti tutti ingannare. Lui rientra nella categoria dei professori che prendono lo stipendio e che l'economia la guardano dal buco della serratura". Nell'ultimo affondo dedicato a Monti, Berlusconi definisce il premier dimissionario "un politicante che si è illustrato per quello che è entrando in politica e ora si è portato dietro due vecchi personaggi della politica: Fini e Casini", definiti ieri il "trio sciagura".

"Presto presenteremo la squadra di governo"
"Tutte le indiscrezioni che sono apparse sui giornali comprese quelle sui giocatori del Milan non hanno fondamento nella realtà. Il discorso delle liste lo apriremo questa sera in modo ufficiale. Nei prossimi giorni presenteremo quella che potrebbe essere una squadra di governo tutta insieme. Nelle nostre liste ci sarà solo il 10% dei parlamentari uscenti, per lo più giovani" ha annunciato Berlusconi, sottolineando "voglio che almeno il 50% dei nostri candidati siano protagonisti del mondo del lavoro".

"Corrado Passera in lista? Non mi interessa"
"Non credo sia nostra intenzione candidare i partecipanti del governo tecnico e poi anche con il ministro Passera abbiamo avuto momenti di diversità. Quindi non credo di poter dire che siamo interessati così come non credo sia lui ad essere interessato" ha detto Berlusconi.

"Faremo una campagna elettorale sul web"
"Useremo anche le reti per fare campagna elettorale - ha spiegato quindi Berlusconi - ci stiamo già muovendo in questo senso. Non credo che useremo Twitter però perché noto molte cattiverie" da parte degli utenti a commento dei post dei politici.

"Cori contro Boateng incivili"
"Sono dell'avviso opposto. Ho fatto i complimenti ai giocatori per il coraggio, si è trattato di un fatto incivile. Il calcio è la metafora della vita e deve essere qualcosa di istruttivo, le squadre sono esempio di civiltà, i comportamenti nello stadio non possono essere sottostimati e quello che è accaduto è un danno a tutti e anche all'immagine dell'Italia" ha detto Berlusconi, commentando le dichiarazione del presidente della Fifa, Joseph Blatter che, sulla vicenda dei cori razzisti nella partita Pro Patria-Milan, ha detto che i rossoneri hanno sbagliato ad abbandonare il campo.