dopo strappo Pdl

Monti: "Dopo la legge di Stabilità mi dimetto"Governo accelera per fare le elezioni a febbraio

Incontro dopo col presidente della Repubblica per l'addio del Pdl alla maggioranza. Il premier accusa Alfano: "Mi ha sfiduciato"

08 Dic 2012 - 23:40
 © Ansa

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Il premier Mario Monti ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Lo ha comunicato al presidente Napolitano durante un colloquio al Quirinale. Monti attenderà l'approvazione della legge di Stabilità. Il premier ha rilevato che la dichiarazione resa in Parlamento da Alfano costituisce, nella sostanza, "un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del governo e della sua linea di azione".

Il presidente del Consiglio Mario Monti non ritiene "possibile l'ulteriore espletamento del suo mandato e ha di conseguenza manifestato il suo intento di rassegnare le dimissioni". Lo scrive il Quirinale in una nota al termine dell'incontro fra il presidente del Consiglio Mario Monti e il capo dello Stato Giorgio Napolitano.

"Alfano mi ha sfiduciato"
Il premier ha rilevato che la dichiarazione resa in Parlamento dal segretario del Pdl Alfano costituisce, nella sostanza, "un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del governo e della sua linea di azione". IL VIDEO DELL'INTERVENTO DI ALFANO ALLA CAMERA

Monti ai partiti: "Esercizio provvisorio aggraverebbe crisi"
Secondo quanto comunicato dal Quirinale, Monti "accerterà quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità di provocare l'esercizio provvisorio - rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo - siano pronte a concorrere all'approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio. Subito dopo il presidente del Consiglio provvederà, sentito il Consiglio dei ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica".

"Evitare conseguenze a livello europeo"
Dopo aver "manifestato il suo intento di rassegnare le dimissioni", da Monti arriva un preciso avvertimento alle forze politiche "che non intendono assumersi la responsabilità di provocare l'esercizio provvisorio", il che, sottolinea ancora, renderebbe "ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo". L'appello è dunque quello di essere "pronte a concorrere all'approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio". Il passaggio successivo sarà la formalizzazione delle "irrevocabili dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica".

Ipotesi di voto a febbraio
Il premier Monti intende avviare quanto prima i contatti con i partiti per verificare disponibilità e tempi dell'approvazione della legge di stabilità. Il tutto in un'ottica di accelerazione che potrebbe portare al voto in febbraio, anzichè a marzo come finora ipotizzato. E' quanto si apprende in ambienti vicini al governo.

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