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Monti: "Coi drammi della crisi non c'entriamo"
"Dovrebbe riflettere chi ha causato il dissesto"

Il premier esorta Germania ed Europa: "Cerchiamo una crescita coerente con il rigore di bilancio e Bruxelles assuma un ruolo attivo. Più attenzione agli investimenti pubblici"

LaPresse

"Le conseguenze umane" della crisi "dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire".

Lo ha detto il premier, Mario Monti, parlando dei recenti fatti di cronaca legati alla crisi. Lo stato in cui si trova l'economia italiana, ha aggiunto Monti, è "drammatico" ed è figlio della scarsa "attenzione prestata alle scelte di lungo periodo per le riforme".

Giallo e polemica sui "suicidi"


In precedenza le agenzie avevano accostato il ragionamento del premier sui suicidi di imprenditori e disoccupati. Ma Palazzo Chigi ha subito rettificato: "Con riferimento ad alcuni titoli di agenzia stampa in merito alla crisi economica si precisa che il Presidente del Consiglio, Mario Monti non ha parlato di suicidi ma di 'conseguenze umane della crisi' che dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire".

Il pressing sulla Germania


Il premier ha poi detto che "noi ci troviamo in una situazione in cui abbiamo una Germania che continua su una grande disciplina finanziaria, ma contemporaneamente" gli italiani e i francesi "hanno avvertito una esigenza di maggiore crescita", fornendo così la sua lettura a proposito delle elezioni di questo fine settimana in Francia e in Italia. "Cerchiamo una crescita coerente con il rigore di bilancio", è l'invito da lui rivolto alla Germania. "Non possiamo solo studiare", esorta il Professore, secondo il quale "c'è più spazio di prima nell'agenda italiana per la crescita".

Anche le forze politiche insistono, nota Monti, "in questa direzione della crescita e manifestano una certa intolleranza per la disciplina di bilancio. Molti chiedono che il governo italiano picchi di più sul tavolo europeo. Ma, se avessimo picchiato il pugno sul tavolo" dal momento in cui il governo si è insediato nel nostro Paese, "il tavolo avrebbe determinato un sobbalzo e sarebbe salito il grafico dello spread e non la crescita".

All'Europa e alla Germania: "Puntare su investimenti pubblici"


Il premier rivolge poi un invito alla Commissione europea e alla Germania dicendo che è necessario "potenziare gli investimenti pubblici a livello comunitario". "Credo ci sia modo - ha precisato - di identificare cose che aiutino la crescita come gli investimenti pubblici". "La crescita in Europa - ha spiegato - può derivare soprattutto da politiche dell'offerta e a livello europeo dalla piena e tempestiva realizzazione del mercato unico, che in alcuni settori è ancora da completare". E infine: "Esorto la Commissione europea a prendere un ruolo attivo nel trascinamento verso la crescita".

Monti dice: "Con i drammi umani della crisi noi non c'entriamo". E tu che ne pensi?