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A Cassano Magnano e Mozzo cambia il vento: non sono più le roccaforti della Lega

Tutte le curiosità: dal paese dove finisce pari a quella con una lista unica e senza quorum, passando per i ko del Carroccio

LaPresse

Il primo turno delle elezioni amministrative 2012 è stato ricco di sorprese.

Crollano le "fortezze" della Lega Nord
Il paese d'origine di Bossi, Cassano Magnago, volta le spalle alla candidata leghista Stefania Federici.

Da quando il Senatur ha fondato il partito, i suoi concittadini gli sono sempre rimasti fedeli. La Lega Nord ha regnato per quattro mandati: stavolta il candidato del Carroccio, Stefania Federici è stata esclusa addirittura dal ballottaggio.

Ma le sconfitte per i leghisti arrivano anche da un altro caposaldo del Carroccio,

Mozzo

, il paese in provincia di Bergamo nel quale è nato l'ex ministro Roberto Calderoli e che per più di dieci anni è stato amministrato dalla Lega Nord. Alessandro Chiodelli, il candidato di via Bellerio, non è riuscito a superare la soglia del 29% aprendo la strada Paolo Pellicioli, un architetto di 40 anni, candidato con il centrosinistra.


Pareggio in provincia di Foggia

Sarà un difficile ballottaggio quello a Rignano Garganico, un paese di circa 2000 persone in Puglia. I candidati Vito Di Carlo della lista Progetti Rignano e Angelo Resta di Rignano Futura hanno ricevuto 531 voti a testa. Un preciso pareggio anche se si continua a parlare di una semplice fatalità. 

A Sasso di Castalda non si raggiunge il quorum


Nel piccolo paese in provincia di Potenza, l'unica lista che si è presentata, Democrazia e Sviluppo, non è riuscita a superare il numero per rendere valida la votazione. Su 1145 votanti, se ne sono presentati alle urne solo 534, il 46,6% del totale. La lista del sindaco uscente Rocco Perrone ha ottenuto 478 voti validi. 23 schede sono state lasciate in bianco e 33 sono state annullate.

Il primo sindaco arriva a Blello (Bg)

Elezioni rapide nel comune più piccolo tra quelli votanti alle comunali 2012. A Blello, in provincia di Bergamo, è stato eletto il primo sindaco tra i quasi 1000 delle città chiamate alle urne. Il primo cittadino di Blello è Luigi Mazzucotelli che con 38 voti ha ottenuto il 56%. I cittadini votanti erano solo 74


Moccia sindaco in Abruzzo


Federico Moccia, il famoso scrittore di romanzi di successo come "Tre metri sopra il cielo " e "Ho voglia di te", ma anche sceneggiatore e regista, ha deciso di dedicarsi alla politica. Candidato con la lista civica Autonomia e libertà è diventato sindaco di Rosello, un paese di 300 persone in provincia di Chieti di cui è originaria la famiglia della moglie. Moccia ha ottenuto l'89,47% delle preferenze con 142 voti battendo l'altro candidato, Salvatore Masciotra, che con la lista civica Rosello nel cuore ha ottenuto solo 16 voti.In ogni caso lo scrittore, a poche ore dall'elezione, si è già conquistato il secondo posto tra i trend tweet italiani. Sul social network si è scatenata l'ironia con citazioni tratte dai titoli dei libri più famosi. Ecco alcuni cinguetti apparsi in rete:  


"Federico #moccia, sindaco di Rosello: scusa ma ti chiamo assessore"


 "Nuovi titoli per #moccia: scusa se ti chiamo sindaco e tre metri sopra la giunta comunale"


"Decisivo lo slogan di #moccia: cittadini di Rosello, ricordatevi ke vi lovvo assai".

Petrucci e Vigorelli, sindaci vip


Diventato sindaco anche il giornalista

Piero Vigorelli

, eletto a

Ponza

con 736 voti. Vigorelli, con il 36,8% batte Francesco Ferraiuolo fermo al 36% mentre resta indietro Antonio Balzano con il 27,1% dei voti. Al Circeo

Gianni Petrucci,

presidente del Coni, sta salendo in pole position e sembra il più accreditato a diventare sindaco di San Felice al Circeo.


Calabria, eletta consigliera di 89 anni

Era stata inserita come rincalzo in una lista civetta, ma Luigina Porcelli, di 89 anni, ha sorpreso tutti ottenendo sei voti e venendo eletta consigliere comunale. E' accaduto a Stefanaconi, piccolo centro alle porte di Vibo Valentia.


Eletto sindaco contro la sua volontà


Si tratta di Fabio Borsatti diventato primo cittadino di Cimolais, in provincia di Pordenone. La candidatura di Borsatti è stata decisa solo un'ora prima della chiusura della consegna delle liste perché nel paese fino a quel momento si era presentato un solo candidato, Gino Bertolo.


Per paura di non raggiungere il quorum è stato lo stesso Bertolo a convincere Fabio Borsatti a presentare la "lista civetta" che alla fine, stupendo qualsiasi previsione, ha vinto con il 60% dei 507 elettori di Cimolais. Conosciuto l'esito della votazione Borsatti ha commentato: "Ho mantenuto il patto tanto che non sono nemmeno andato a votare. Ora mi trovo in una situazione di grande imbarazzo, tuttavia non potrò rifiutarmi di guidare il paese".  

Nel Vicentino primo sindaco grillino


Arriva da Sarego, in provincia di Vicenza, il primo sindaco grillino, Roberto Castiglion che con il 35,2% (1045 voti) ha staccato di appena 20 voti il candidato della lista civica Insieme per Sarego, Giorgio Faedo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha immediatamente lanciato un tweet per festeggiare e congratularsi: "Abbiamo il primo sindaco: è a Serago la prima Terza Repubblica. Avanti così belin!".