presto il testo del quesito

Basta soldi ai partiti, l'Idv lancia un referendum

L'iniziativa presentata da Leoluca Orlando. "Entro settimana prossima il quesito"

20 Mar 2012 - 19:37
 © LaPresse

© LaPresse

Via l'attuale legge sul finanziamento pubblico dei partiti: l'Italia dei valori sta mettendo a punto il quesito referendario per abrogare la normativa in vigore, come ha annunciato il portavoce Leoluca Orlando. Il testo sarà presentato la prossima settimana. Una iniziativa che il gruppo di Di Pietro ha messo in cantiere perché non crede che si arriverà in tempi rapidi a una riforma dei partiti. Meglio dunque "andare sul sicuro", dicono all'Idv.

Ecco così l'iniziativa di proporre subito un quesito referendario. "Icittadini sanno - avverte il capogruppo Massimo Donadi - che quando noi ci mettiamo intesta di fare un referendum lo facciamo sul serio". Non è più possibile infatti, incalza, "che ipartiti gestiscano, così come hanno fatto in questi ultimi 10anni, due miliardi di euro nell'assoluta illegalità, cioè nel'non controllo' da parte di alcuno".

"E' assurdo - prosegue -che non esista un organo in grado di verificare e controllaredavvero l'operato dei partiti soprattutto per quanto riguarda ifinanziamenti". E così, spiega Orlando, "noi proponiamo dicancellare la legge n.659 del 18 novembre 1981 che di fattoaveva sostituito la n.195 del 2 maggio 1974. Anche quellaabrogata con un referendum".

In più, avverte il capogruppo a Palazzo Madama Felice Belisario, "presenteremo una proposta dilegge popolare che affronterà la stessa materia del referendumperché siamo davvero determinati a cambiare questo stato dicose". "Non è possibile, infatti - prosegue il presidente deisenatori Idv - che dal tavolo delle riforme l'argomento dellariforma dei partiti e dei loro finanziamenti sia statocompletamente espunto".

Il problema ora è quando si potranno raccogliere le firmeperché secondo la legge (la 352 del 1970) non può esseredepositata richiesta di referendum "nell'anno anteriore allascadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alladata di convocazione dei comizi elettorali per l'elezione di unadelle Camere medesime".

Ma questo, insiste Donadi, "non sarà un ostacolo perché lefirme o le raccoglieremo subito o a gennaio del 2013. Dipende daciò che ci dirà la Cassazione. L'unica certezza è che in ognicaso nel 2014 i cittadini potranno dire la loro su questa leggeche finanzia i partiti consentendogli di agire nella più totaleillegalità".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri