"Norma allarmante"

Il Csm si ribella alla responsabilità civile per le toghe: "Limita l'autonomia della magistratura"

Con 19 voti a favore, tre contrari e un astenuto viene bocciato l'emendamento leghista introdotto al Senato

14 Mar 2012 - 20:25
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Il plenum del Csm ha bocciato, con 19 voti favorevoli, 3 contrari e un astenuto, la responsabilità civile diretta dei magistrati: emendamento, introdotto dalla Lega, che si sta discutendo in questi giorni in Senato. Nella delibera del Consiglio si evidenzia "l'esigenza di tutelare l'indipendenza delle toghe quale presidio indispensabile per la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno". Altrimenti si rischierebbe "un'implosione del sistema".

A votare contro sono stati Nicolò Zanon, Bartolomeo Romano, Ettore Albertoni; i primi due consiglieri laici in quota Pdl, il terzo consigliere laico di area Lega. Il plenum si è espresso su un parere del relatore Borraccetti, in precedenza votato dalla terza commissione del Csm. Nel parere si boccia appunto l'emendamento che introdurrebbe la responsabilità civile perché potrebbe "rendere il sistema giudiziario italiano ingestibile" per la possibilità di un "intreccio paradossale tra l'esercizio della funzione giudiziaria e la difesa personale del giudice chiamato a rispondere in prima persona per un'azione risarcitoria nei suoi confronti".

La norma espone il sistema "al rischio di implosione", rileva il Csm e "il quadro che se ne ricava è allarmante": il magistrato "potrebbe essere condizionato e influenzato" nella scelta tra tesi contrapposte e "portato a preferire la soluzione che lo possa meglio preservare dal rischio dell'esercizio dell'azione diretta".

Il giudice "non gradito" potrebbe essere escluso
Il rischio è che le parti "attraverso l'esercizio immediato e diretto dall'azione nei confronti del magistrato - osserva il Csm - possano costringere il giudice non gradito all'astensione, ovvero possano indirettamente scegliersi il proprio giudice".

La proposta: disancorare la responsabilità Stato-magistrato
Una possibile rivisitazione della materia, si legge ancora nel parere, "può venire disancorando la responsabilità dello Stato da quella del magistrato": da un lato dunque assicurare "la piena tutela risarcitoria" in caso di errore, dall'altro non snaturando "i principi di autonomia e di indipendenza". Il documento, presentato oggi con urgenza dalla sesta commissione, ha ottenuto 19 voti favorevoli, compresi quelli del vicepresidente Michele Vietti e del laico del Pdl, Annibale Marini. Contrari, invece, i laici del Pdl, Niccolo' Zanon e Bartolomeo Romano e Ettore Albertoni, rappresentante della Lega. Il documento verra' trasmesso al Guardasigilli, Paola Severino. (AGI)

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