Passo indietro

Alfano: "Non andrò al vertice a palazzo Chigi"Monti annulla l'incontro con leader Pdl-Pd-Udc

"Il Pdl vuole parlare di economia, non di Rai e giustizia" dichiara il segretario. Il premier annulla la convocazione dei partiti che lo sostengono ma precisa: "Nessun problema con le forze politiche"

07 Mar 2012 - 16:25
 © LaPresse

© LaPresse

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, annuncia che non andrà al vertice di Palazzo Chigi con Mario Monti, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini, perché "non vogliamo parlare di Rai e di giustizia" dice al Tg5. "Se si vuole parlare di giustizia, siamo pronti a far incontrare i nostri tecnici con il ministro Severino", aggiunge. Questo, tuttavia, sottolinea Alfano, non pregiudica la fiducia del Pdl nei confronti del governo.

Monti rinvia vertice Pdl-Pd-Udc
Poco dopo, il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha fatto sapere di aver rinviato il vertice coi leader dei partiti che sostengono la sua maggioranza: Pdl, Angelino Alfano, Pd, Pierluigi Bersani, e Udc, Pierferdinando Casini previsto in serata. La decisione è stata assunta dopo la defezione annunciata da Angelino Alfano.

Alfano: "Resta fiducia al governo"
"No, il pasticcio di oggi non è responsabilità di Monti che domani avrà la nostra fiducia alla Camera dove ci sarà una votazione. Da questo punto di vista non verrà meno la fiducia al governo" aggiunge Alfano.

"Vecchio teatrino della politica"
"Se mi devo incontrare con i colleghi segretari - prosegue - per soddisfare sete di poltrone Rai oppure per far restare unito Bersani con Di Pietro e Vendola con la foto di Vasto, parlando di giustizia, mi pare che sarebbe un vecchio teatrino della politica e a questo mi sottraggo. Non ci andrò da Monti, perché mi pare di capire che lì si voglia parlare di Rai e di giustizia e forse ci eravamo sbagliati nel credere che i problemi degli italiani fossero la crescita, lo sviluppo economico e l'economia" dice ancora Alfano al Tg5.

Bersani: "Da Alfano atteggiamento incredibile"
"E' un atteggiamento incredibile". Così Pier Luigi Bersani ha commentato la decisione di Angelino Alfano di disertare il vertice poi annullato da Monti. "All'ordine del giorno dell'incontro, come potrebbe confermare anche lo stesso Monti, non c'erano solo Rai e giustizia", ha aggiunto il segretario del Pd.

Lavoro, Rai, frequenze tv e giustizia sul tavolo di Monti
I dossier che il premier vorrebbe affrontare con i partiti che sostengono la sua maggioranza sono numerosi: dalla riforma del mercato del lavoro, che il governo conta di varare entro il mese ma per la quale è alla ricerca di fondi per finanziare i nuovi ammortizzatori sociali. Poi, la vicenda della Rai, il cui cda scade ufficialmente a fine mese. C'è anche l'assegnazione delle frequenze tv, attualmente congelato dal governo e che trova su posizioni diverse Pd e centristi rispetto al partito di Silvio Berlusconi. Infine, due temi caldi per la giustizia: il ddl anti-corruzione, all'esame del parlamento da anni, e che il Pd vorrebbe cambiare; e la responsabilità civile dei magistrati, che vede il governo contrario all'attuale formulazione.

Pdl protesta contro vertice Severino-Pd-Udc
"Ieri un ministro ha incontrato due segretari su tre" della maggioranza "e questi sono fatti politici. Se i ministri tecnici fanno vertici con alcuni segretari si assumano le proprie responsabilità". Così Maurizio Gasparri, spiega l'atteggiamento del Pdl che ha rinunciato a partecipare al vertice con Monti.

Monti: "Nessun segnale che la collaborazione è incrinata"
"La collaborazione fra il governo e le forze politiche che lo sostengono in Parlamento è vitale per il governo e fondamentale per il Paese; non ho alcun segno che questa collaborazione si sia incrinata o si stia incrinandosi: anzi mi è stato confermato il contrario e cioè il convinto e continuo sostegno delle forze politiche". Lo ha detto il premier Mario Monti, sottolineando che l'annullamento del vertice è dovuto a "ragioni inerenti ai rapporti fra i tre principali partiti".

"Da rinvio vertice nessuna conseguenza per il governo"
"L'incontro" con i leader dei tre principali partiti sostengono il governo "avrà luogo, in data da determinarsi, la prossima settimana; non prevedo nessuna conseguenza per l'operatività a breve termine o anche a medio e lungo termine" per il governo. Lo ha detto il premier Mario Monti, aggiungendo che è nell'interesse suo e dell'esecutivo che vi sia "una armoniosa cooperazione" fra i tre partiti e dicendosi convinto che i problemi fra le forze politiche "possano essere superati".