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Conflitto d'attribuzioni, Camera dice sì

La proposta della maggioranza passa per soli 12 voti di scarto

Ansa

La Camera ha detto sì al conflitto di attribuzione sul caso Ruby che vede coivolto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Il conflitto d'attribuzione, come è noto, è stato sollevato da Pdl e Lega che sostengono che la competenza del processo Ruby non tocchi al tribunale ordinario ma al tribunale dei Ministri.

18.43 - Bersani: nuovo shopping in Parlamento
"Oggi erano 314... un acquisto qui e là l'hanno fatto. Ogni giorno ha il suo shopping". Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando alla manifestazione a piazza del Pantheon per protestare contro "le leggi ad personam" ironizza così sul passaggio in maggioranza dei liberaldemocratici.

18.40 - Bersani: "Oggi l'Italia umiliata nel mondo"
"Il giorno prima dell'inizio del processo su Ruby la maggioranza ha messo il Parlamento a sostegno degli avvocati di Berlusconi, hanno creato un collegio allargato. La maggioranza ha deciso che Ruby è la nipote di Mubarak e si mette davanti al mondo in una condizione di umiliazione, di diminuzione, di vergogna. Solo i disonesti non arrossiscono per questo ma noi arrossiamo perché l'Italia ci sta a Cuore". Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha attaccato la maggioranza sul conflitto di attribuzioni, parlando alla manifestazione promossa dal Pd a piazza del Pantheon. I manifestanti hanno reagito alle parole di Bersani gridando "Vergogna vergogna".

17:36 - Bossi: 12 voti bastano
"Bastano". Questa la risposta del ministro per le Riforme, Umberto Bossi, ai giornalisti che a Montecitorio gli domandavano un commento sullo scarto di soli 12 voti sul conflitto di attribuzioni sul caso Ruby.

17:11 - Ghedini: decideranno i giudici

''Ovviamente se ne discutera' in udienza e poi vedremo..''. Lo afferma Niccolo' Ghedini, avvocato del premier Berlusconi, conversando con i cronisti alla Camera e rispondendo a chi gli chiede se il voto di Montecitorio sulla sollevazione del conflitto di attribuzione sul cosiddetto 'caso' Ruby avra' ricadute sul processo. A chi gli chiede se a questo punto il processo debba essere sospeso, Ghedini, riferendosi ai giudici di Milano risponde: ''Faranno come sempre quello che vogliono''.

16.50 - Franceschini: Berlusconi lontano dai 330 deputati
 "I 330 voti di cui parla Berlusconi sono un Miraggio. Se li sogna". Lo ha detto Dario Franceschini commentando il voto in Aula alla Camera sul conflitto di attribuzione. "E' evidente - ha aggiunto in capogruppo dei deputati del Pd - che non ci sono rafforzamenti della maggioranza perché i voti oggi erano 314. Sono solo in grado di stringere i ranghi e garantire a stento il varo dei provvedimenti che servono al premier, cosa che non sanno fare per i provvedimenti utili al Paese". Franceschini ha criticato anche Franco Frattini: "abbiamo assistito ad un'altra pagina vergognosa: il ministro degli esteri in piene crisi internazionale passa le sue giornate a votare le leggi ad personam per Berlusconi". 

16.18 - Niente numeri da Fini
La votazione elettronica si è svolta senza registrazione dei nomi, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, non ha dato lettura dei numeri limitandosi a riferire che la richiesta è passata con 12 voti di scarto. I numeri sono stati accessibili solo successivamente. Dal tabellone luminoso è stato possibile evincere che la maggioranza ha guadagnato due voti: quelli dei liberaldemocratici Daniela Melchiorre e Italo Tanoni, fino ad oggi deputati di opposizione e questa mattina ricevuti dal Premier Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli. A favore hanno votato Pdl-Lega-Responsabili e i due Libdem, contrari i deputati Pd-Idv-Fli-Udc-Api e delle minoranze linguistiche.

15.57 - Tre del gruppo misto votano sì
I deputati Daniela Melchiorre, Italo Tanoni e Aurelio Misiti, del gruppo misto, hanno votato insieme alla maggioranza a favore del conflitto di attribuzione in aula alla Camera.

15.54 - La Camera approva
La Camera ha votato a favore della sollevazione del conflitto di attribuzione per il caso Ruby con 12 voti di scarto.

15.53 - Leone: "I giudici ledono le prerogative della Camera"
"Il comportamento dei giudici di Milano lede le prerogative della Camera, che oggi siamo chiamati a difendere con forza". Lo ha affermato Antonio Leone, vicepresidente della Camera, che ha annunciato da parte del Pdl "un voto compatto per la sollevazione del conflitto, un voto che non è dato a un singolo appartenente alle istituzioni ma a salvaguardia delle prerogative della Camera, il nostro quindi è un voto per la Camera dei deputati".

15.53 - Castagnetti: "Parlamento ridotto a collegio di difesa"
"State trasformando il Parlamento in un collegio difensivo allargato, questa è la violenza che stata perpetrando verso le istituzioni". Lo ha detto Pierluigi Castagnetti annunciando alla Camera il voto negativo del Pd sul conflitto di attribuzione sulla vicenda Ruby.

15.49 - Buttiglione: l'Udc contrario
"Non ho trovato nessuna norma che attribuisca alla Camera il diritto di decidere sulla giurisdizione". Lo ha detto Rocco Buttiglione intervenendo per annunciare il voto contrario dell'Udc alla proposta di sollevare conflitto di attribuzione sul caso Ruby. "Ci muoviamo su un terreno che è al di fuori della nostra competenza - ha detto il presidente Udc -: la Camera può giudicare se c'è fumus persecutionis, se c'è il dubbio di una interferenza con l'attività del Parlamento, ma non è giudice della giurisdizione". "Stiamo sconvolgendo questo ordinamento - ha concluso -. Se la maggioranza vuole farlo con un voto, se ne assuma la responsabilità".

15.41 - Consolo: "No al conflitto perché non c'è alcun conflitto: deve decidere la Camera"
"A prescindere dalla natura del reato siamo contrari a sottrarre al giudice naturale il premier. L'articolo 96 prevede che il presidente del Consiglio, previa autorizzazione della Camera, deve farsi giudicare. Conforme al diritto lasciamo alla Camera e non ad altri la decisione sulla qualifica della ministerialità". Così Giuseppe Consolo, deputato di Fli, in aula alla Camera, non ha dato l'appoggio alla sollevazione del conflitto di attribuzione.

15.31 - Moffa: "Sì a conflitto, difendiamo il parlamento"
"Iniziativa Responsabile ritiene fondata la richiesta della maggioranza di sollevare il conflitto di attribuzioni per dirimere una delicata e complessa questione. Abbiamo il dovere di farlo nell'interesse del Parlamento. L'opposizione non riesce a liberarsi di un antiberlusconismo di maniera agitando un gretto moralismo che niente ha a che fare con la moralità". Lo ha detto nell'Aula della Camera Silvano Moffa di Iniziativa responsabile.

15.30 - Bossi: "Sì a conflitto, Lega vota compatta"
La Lega voterà "compatta" a favore della richiesta della maggioranza di sollevare il conflitto d'attribuzione tra poteri dello Stato, in merito al "caso Ruby". Lo assicura il leader della Lega nord, Umberto Bossi, interpellato alla Camera. A chi gli chiede poi se questo voto servirà a stemperare le tensioni, il ministro delle riforme risponde: "Lo spero".

15.27 - Di Pietro: "Giornata di ordinaria follia"
"Oggi è un'altra giornata di ordinaria follia perché mentre fuori il mondo brucia, preso tra guerre ed emergenze nucleari, il Parlamento italiano è qui riunito solo per occuparsi delle vicende giudiziarie del presidente del Consiglio". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, spiega così, nell'aula di Montecitorio, perché il suo partito dirà "no" alla richiesta della maggioranza di sollevare il conflitto di attribuzioni sul caso Ruby. "Chi oggi contribuira' a salvare il premier dai suoi processi si renderà di fatto un complice politico. Non spetta al Parlamento oltretutto stabilire se Ruby Rubacuori sia o meno la nipote di Mubarak". Di Pietro attacca quindi la maggioranza "asservita al padrone e invita i cittadini a far sentire la propria voce", anche nelle piazze.

15.18 - Api: "Conflitto serve solo al premier"
"Siamo alla rapsodia ansiogena della maggioranza ed alla strategia dei legulei del premier che seguono il sogno di ogni avvocato: cambiare le leggi sfavorevoli al loro assistito". Lo ha detto nell'Aula della Camera Pino Pisicchio dell'Api. "Si mira a un solo risultato: sottrarre il premier al suo giudice naturale. Per questo votiamo no al conflitto di attribuzioni", ha concluso.

15.16 - La Malfa: "Una vergogna sul Parlamento"
"Non discutiamo di Libia o dei problemi del Paese ma dei casi giudiziari del presidente del Consiglio: questa vergogna pesa sul Parlamento e sul Paese. Mai ho visto una classe dirigente che ha usato il Parlamento per difendersi davanti alla magistratura". Lo ha detto nell'Aula della Camera Giorgio La Malfa del gruppo Misto.

15.15 - Grubber: "No al conflitto"
"Il voto di oggi serve solo a mantenere aperto un conflitto istituzionale e politico. Il presidente del Consiglio risponda ai giudici della sua condotta privata davanti ai giudici. Voteremo no al conflitto di attribuzione". Lo ha detto nell'Aula della Camera Siegrfied Brugger delle minoranze linguistiche.