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Riforma scuola, pronte le linee guida: si premia il merito, addio al precariato

Il ministro Giannini, al meeting di Cl, illustra il progetto del governo

stefania giannini
ansa

Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, parlando al meeting di Cl ha illustrato le linee guida del "pacchetto scuola" che il premier Matteo Renzi si accinge a portare venerdì sul tavolo del Consiglio dei ministri. Tra gli obiettivi principali l'eliminazione del precariato e un maggior riconoscimento del merito degli insegnanti.

"Vogliamo eliminare il precariato" - "Il 29 agosto sarà l'occasione per presentare la 'visione' del nostro governo sui temi dell'istruzione e in particolare della scuola, a cui seguirà poi un provvedimento che è in costruzione da mesi", ha spiegato il ministro, assicurando che "il governo intende eliminare il precariato nella scuola". I dettagli su come ciò potrà avvenire sono stati rimandati ai prossimi giorni, ma si è ribadito che "le supplenze non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve".

Nessuna tripartizione delle qualifiche - Pare certo che non verrà proposta tout court una tripartizione di qualifiche (tre gradi di carriera: insegnanti ordinari, esperti e senior) con un ripescaggio della cosiddetta legge Aprea. A questo proposito i sindacati hanno già messo le mani avanti. "Se rispondono a verità le indiscrezioni di un intervento sugli scatti e di un tentativo di introdurre elementi di meritocrazia al di fuori di un sistema contrattuale - ha anticipato il leader della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo - per noi è inaccettabile".

Sul banco anche l'autonomia scolastica - A parte il personale della scuola, gli altri due grandi capitoli su cui il provvedimento del governo si articolerà sono l'autonomia scolastica e programmi e competenze degli studenti. Nei giorni scorsi i contatti tra Giannini e Renzi sono stati molto fitti. Il Piano è stato elaborato negli uffici del Miur sulla base di quanto 'uscito' dai Cantieri istituiti a viale Trastevere per fare una fotografia dell'esistente e avanzare possibili soluzioni; il premier ha poi valutato tra queste quelle "politicamente fattibili".

A settembre via alle consultazioni per le riforma - Venerdì saranno presentate dunque linee guida "operative" che non avranno tuttavia ripercussioni immediate sull'anno scolastico che sta per iniziare. Da settembre partirà una consultazione di forze politiche e sociali e sarà aperto un dibattito che andrà avanti per un paio di mesi. Poi il governo tirerà le somme e procederà con i provvedimenti. A differenza di quanto accaduto, talvolta, negli anni passati questo "pacchetto scuola" non dovrebbe essere una misura a costo zero, ma un intervento coperto da un cospicuo stanziamento di risorse. Nei giorni scorsi Renzi ha parlato di un miliardo da prevedere nella legge di stabilità.