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Monti: "Io ho fatto riforme, non slide" "Non avrei introdotto bonus 80 euro"

"Se il governo è allʼaltezza viene mandato a casa", dice lʼex premier parlando della sua esperienza a Palazzo Chigi e criticando Renzi

mario monti matteo renzi
ansa

"Il mio governo in pochi giorni ha messo in campo le riforme delle pensioni e della tassazione, introducendo di fatto una patrimoniale. Riforme concrete, non slide. Ma se il governo è all'altezza viene mandato a casa". Lo ha detto Mario Monti, che torna a parlare della sua esperienza a Palazzo Chigi difendendo il suo operato e criticando Matteo Renzi: "Io non avrei scelto il rimborso degli 80 euro come provvedimento importante".

"Suggerirei poi a Renzi di mettere su un sito, oltre che sulle riforme, anche sulle controriforme", ha aggiunto. Le controriforme "sono in corso" e riguardano per esempio "l'orario di apertura dei negozi alla domenica sta facendo macchina indietro, la razionalizzazione dei tribunali si sta fermando; poi ciò che il presidente Damiano cerca di fare in materia di riforma delle pensioni".

"Renzi è andato al governo dopo averlo chiesto con forza" - "Nel 2011 eravamo in una gravissima emergenza finanziaria, oggi è altrettanto grave l'emergenza economica e sociale. Le condizioni politiche sono molto diverse. Allora venni chiamato al governo, non fui io a chiederlo. Oggi Renzi è andato al governo dopo averlo chiesto con forza. Allora io non ero preparato per governare, lui si è preparato almeno un paio d'anni e ha coronato il suo sogno. E' quindi giusto aspettarsi più velocità", ha quindi sottolineato Monti, ricordando che Renzi "sta cercando di fare il suo meglio, ma realizzare vuol dire scontentare".

"Mi candidai per terrore Paese in mano a alcuni partiti" - "Nel 2013 ho deciso di candidarmi, decisione per me contro natura perché vedevo con terrore un'Italia governata da un centrodestra con Pdl, Lega e Fratelli d'Italia o da un centrosinistra dove fossero essenziali Sel ed altri, che in entrambi i casi sarebbe stata molto anti-europea e molto anti-disciplina finanza pubblica", ha spiegato il senatore Monti.

"Senza Scelta civica non avremmo Napolitano al Quirinale" - "Con il 10% di Scelta civica abbiamo impedito entrambi gli esiti - ha osservato Monti - su nostro suggerimento subito dopo è nato il governo delle larghe intese di Enrico Letta, poi quello di Renzi. Senza questa operazione oggi non avremmo Napolitano al Quirinale, e avremmo un'Italia con una deriva anti-europea".

"Renzi dovrebbe essere meno emotivo e ondeggiante" - Tornando a parlare del premier, Monti ha detto: "Renzi si sta muovendo bene in Europa, anche se ha poca esperienza, si muove senza complessi. Gli suggerirei però di essere più stabile, meno ondeggiante ed emotivo. L'Italia in questi anni non ha mai chiesto le deroghe di cui lui parla. Poi dice che l'Italia deve tornare a essere guida dell'Europa, ma rischia di essere considerato velleitario".