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Il Cda della Rai taglia i compensi Alla Tarantola 126mila euro in meno

Sforbiciata agli stipendi di viale Mazzini. Ma la delibera non riguarda i dirigenti, che decidono autonomamente di ridursi la paga

Anna Maria Tarantola
ansa

Il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato la delibera per il taglio dei compensi, entro il limite dei 240 mila euro, stabilito dal governo. Nel provvedimento sono compresi anche gli emolumenti per il presidente, Anna Maria Tarantola, che guadagnava 366mila euro l'anno. Il provvedimento non riguarderebbe invece i dirigenti, i quali però, in attesa di approfondimenti, si autoridurranno comunque lo stipendio.

L'autotassazione riguarda molti dirigenti della tv pubblica. Stando ai dati recentemente diffusi dal direttore generale, Luigi Gubitosi, dei 300 dirigenti a libro paga di Viale Mazzini, tre guadagnano più di 500mila euro, uno tra i 400 e i 500mila euro, quattro tra i 300 e i 400mila euro, 34 tra i 200 e i 300mila euro, 190 tra i 100 e i 200mila euro, 68 sotto i 100mila euro.

La carica di dg, invece, è pagata 650mila euro.

Sono poi 322 i giornalisti-dirigenti. Tra questi avrebbe diritto alla busta paga più ricca (500mila euro) l'ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, attualmente in aspettativa. Tre guadagnano tra i 400 e i 500mila euro, altrettanti tra i 300 e i 400mila euro, 24 tra i 200 e i 300mila euro, 273 tra i 100 e i 200mila euro e 18 al di sotto dei 100mila euro.

Il Cda aveva già tagliato i compensi nel 2012 - Non è la prima votla che l'attuale Cda della Rai interviene sui compensi. All'atto dell'insediamento, nel 2012, gli stipendi dei componenti erano infatti stati abbassati rispetto al passato: il compenso dei consiglieri era passato da 98mila euro a 66mila e quello del presidente era stato ridotto del 20% rispetto a quanto incassava il predecessore della Tarantola, Paolo Garimberti.