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Maserati e Alfa Romeo, ultime scommesse di Marchionne

Escono di scena Fiat Punto e Alfa MiTo

Nella prossima generazione di modelli Alfa Romeo tornerà il nome GTV.

Nella famiglia Maserati la coupé Alfieri prenderà il posto della GranTurismo e avrà trazione elettrica. Jeep invece vivrà i prossimi 4 anni sullʼacceleratore: entreranno 10 nuovi modelli, il diesel sarà out ma farà posto allʼibrido plug-in. Sono solo alcune delle novità di prodotto annunciate da Sergio Marchionne a Balocco, nel corso del suo ultimo Capital Markets Day. Ad aprile 2019, infatti, il numero uno di FCA Group lascerà dopo 15 anni di rally imprevedibili.

Partiamo da Alfa Romeo, che nel prossimo quadriennio dovrà mettersi alle spalle i tormentati due ultimi cicli, quando le sue vendite annue si attestavano sulle 70 mila unità globali. Questʼanno chiuderà con 170 mila immatricolazioni, ma per il 2022 lʼobiettivo è portato a 400 mila. Per riuscirci Alfa Romeo si rafforzerà nel segmento C, con la nuova generazione di Giulietta e un Suv inedito compatto. Fuori produzione andrà la MiTo. Per scalare posizioni sui mercati cinese e nordamericano, Giulia e Stelvio saranno realizzate in versione a passo lungo e si sta anche lavorando a un nuovo Suv di segmento E che si porrà sopra Stelvio. Tra le sportive torna il nome GTV, una coupé 4 posti a trazione elettrica integrale e una potenza di oltre 600 CV. Sarà rinnovata anche la 8C, mentre le Alfa 4C Coupé e Spider usciranno di scena.

Obiettivi ambiziosi anche per Maserati, che Marchionne vuole portare a 100 mila vendite annue entro il 2022, il doppio di oggi. Soltanto nel 2012 il Tridente non immatricolava più di 6.000 vetture ogni 12 mesi! Lʼasso nella manica si chiama Alfieri, una stupenda coupé sportiva che abbiamo già visto sotto forma di concept in alcuni saloni passati. Grazie a motori e know-how Ferrari, la Maserati Alfieri avrà la trazione elettrica e promette di fare i 300 km/h. Con lei ci sarà un secondo Suv in gamma, più piccolo di Levante, mentre è certa la produzione di una nuova generazione dellʼammiraglia Quattroporte.

Il gruppo FCA è però sempre più un attore globale, un colosso che in Europa ha parte delle sue radici ma fette di mercato sempre inferiori. Col marchio Fiat si sa già che la Punto esce di scena, dopo 25 anni e quasi 10 milioni di pezzi venduti. E dire che a listino in Italia cʼè ancora e vende discretamente, ma nel 1997 fu lʼauto più venduta dʼEuropa e superò persino la Golf! Si scommette invece sulla gamma 500, con lʼelettrica Fiat 500e, già distribuita in Usa, che raggiungerà lʼEuropa. Negli States si punta a espandere la gamma Ram, portandola da 770 mila a un milione di unità lʼanno. Si parla di un ritorno anche per la “cattivissima” Dodge Viper, non più col motore V10 ma un più efficiente V8 in alluminio da 550 CV aspirato e da 700 turbo.

Versioni ibride plug-in anche per le due Jeep Wrangler e Renegade. Questʼultima, costruita anche a Melfi, sarà totalmente rinnovata, come anche Compass. Jeep si appresta a lanciare 10 nuovi modelli entro il 2022, tra cui un piccolo fuoristrada di segmento B che (si spera) sarà prodotto a Pomigliano dʼArco. Nel segmento D debuttano il nuovo Cherokee (anche a 7 posti) e il Grand Commander, ma Jeep sfornerà modelli anche nei segmenti E e F, per superare la soglia dei due milioni di unità vendute lʼanno, 4 volte il volume di 4 anni fa. Un successo per il manager Mike Manley e chissà che non sia proprio lui il successore di Marchionne dallʼaprile 2019.