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Strasburgo, l'Europarlamento approva la direttiva sul copyright

Con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astenuti è arrivato il sì alla proposta di riforma che tutela il diritto dʼautore dei contenuti diffusi su internet. Mogol: "La cultura ha vinto sui soldi"

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Con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astenuti, la plenaria del parlamento Europeo a Strasburgo ha approvato la sua posizione negoziale sulla "direttiva copyright" nel mercato digitale, che tutela il diritto d'autore dei contenuti diffusi su internet dalle grandi piattaforme del web.

Dopo averlo respinto il 5 giugno, gli eurodeputati avevano proposto una vasta serie di emendamenti alla riforma del diritto d'autore. In plenaria, hanno approvato una nuova versione del testo, aprendo ai negoziati con il Consiglio e la Commissione europea, necessari per arrivare alla definizione del testo legislativo finale. "E' un buon segnale per l'industria creativa e culturale europea", ha dichiarato il relatore del provvedimento, il popolare tedesco Axel Voss, ringraziando i colleghi per "il risultato ottenuto insieme".

Tra i punti più importanti della normativa sul copyright, vi è l'articolo 11 che prevede "giuste remunerazioni" per gli autori i cui contenuti finiscono su piattaforme digitali, come i social network e i motori di ricerca. L'articolo 13, invece, prevede di "bloccare i contenuti coperti da copyright" qualora non ci sia un accordo con l'autore.

Mogol (Siae): "La cultura ha vinto sui soldi" - "Oggi la cultura ha vinto sui soldi". Lo ha detto il presidente della Siae, Mogol, che ha seguito a Strasburgo la votazione, aggiungendo che "i grandi colossi del web ora dovranno pagare cifre che possono assolutamente permettersi, a fronte dei milioni che incassano. E' giusto che ci sia rispetto per la creatività e che si difendano i giovani". A chi, come il Movimento 5 Stelle, accusa l'Europa di aver legalizzato la censura, il presidente della Siae risponde: "Qui non si parla di un problema di libertà, ma di equità".

Riffeser (Fieg): "Bene voto, ora ok in tempi rapidi" - Esprime il suo "apprezzamento" per l'esito del voto anche il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti: "Ringrazio gli europarlamentari per il senso di responsabilità dimostrato. E' un passaggio importante che consente a questa legge di proseguire il suo iter di approvazione verso una più efficace difesa del diritto d'autore nello spazio digitale contemporaneo. Continueremo a collaborare con le istituzioni europee nella delicata fase dei negoziati con l'obiettivo di realizzare in tempi rapidi una riforma equilibrata".

I "big" di Internet: "Delusi dal voto, ridotti i diritti" - L'esito del voto sul copyright all'Europarlamento "è sia deludente che sorprendente" in quanto si tratta di misure notevolmente simili a quelle già respinte dalla maggioranza degli europarlamentari lo scorso luglio. La riforma del copyright, infatti, limiterà l'accesso dei cittadini europei alla condivisione online delle notizie e obbligherà al filtraggio dei contenuti caricati" online. Così in una nota l'associazione europea che raggruppa i "big" di Internet, da Google a Facebook sino a Apple, eBay, Microsoft, Mozilla, Airbnb e Amazon EU.