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Usa 2016, Trump raggiunge la Clinton nei sondaggi e lancia il monito: "Se vince lei crisi costituzionale"

Testa a testa tra i due candidati, alle prese con i rispettivi scandali, a un passo dal voto finale

Usa 2016, Trump raggiunge la Clinton nei sondaggi e lancia il monito:
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Per il "New York Times", Donald Trump ha usato "manovre" sospette per evitare di pagare le tasse.

"Agli inizi degli Anni 90 ha evitato di denunciare al fisco centinaia di milioni di dollari di redditi usando una manovra di elusione fiscale dubbia dal punto di vista legale". Intanto sul fronte sondaggi, Trump riduce il gap sulla Clinton, che lo precede di un solo punto percentuale. Il leader repubblicano lancia il monito: "Se vincesse l'ex First Lady ci sarà una crisi costituzionale".

Il candidato repubblicano agita lo spettro di una "crisi costituzionale che non possiamo permetterci" in caso di vittoria della sua rivale democratica Hillary Clinton. "L'inchiesta durerà anni. Probabilmente inizierà un processo", ha detto ai suoi sostenitori a Grand Rapids, in Michigan, riferendosi all'inchiesta dell'Fbi sulle nuove email apparentemente pertinenti con l'indagine - già chiusa - sul server privato usato dalla Clinton quando era segretario di Stato.

Il New York Times all'attacco anche del direttore dell'Fbi e dell'ex manager della campagna di Trump - Il New York Times non si limita ad attaccare il tycoon newyorkese, ma si lancia anche contro il direttore dell'Fbi, James Comey, per la nuova indagine sulle email di Hillary Clinton a pochi giorni dalle elezioni.

Comey è investito da critiche anche da parte della campagna di Clinton, che denuncia un "doppio standard" fra il trattamento riservato a Hillary e quello per Trump.

Ma, secondo indiscrezioni, l'Fbi avrebbe avviato indagini preliminari sui rapporti d'affari all'estero dell'ex manager della campagna di Trump, Paul Manafort, accusato di contati filo-russi. Manafort smentisce le indiscrezioni: è solo "propaganda democratica".

Emailgate, un software speciale velocizzerà l'analisi dei documenti - Mentre i due candidati si lanciano accuse a distanza, l'Fbi ha iniziato a esaminare le email di Huma Abedin, il braccio destro di Hillary. Le email sono scaricate su uno speciale computer dotato di un programma che consente di rilevare le email precedentemente analizzate nella prima indagine sulle email di Hillary. Il software consente così di velocizzare le operazioni, anche se restano dubbi sul fatto che l'Fbi sarà in grado di presentare i risultati delle indagini prima del voto.

Gli ultimi sondaggi, Clinton ancora in testa ma si riduce vantaggio - Secondo un sondaggio Reuters-Ipsos, la Clinton resta in testa, ma il suo vantaggio su Donald Trump si riduce a cinque punti. La Clinton ha infatti il 44% delle preferenze e Trump il 39%. Le rilevazioni sono state condotte fra il 26 e il 30 ottobre, a cavallo dell'annuncio dell'Fbi delle nuove indagini sulle mail dell'ex segretario di Stato. Addirittura un sondaggio ABCNews/Washington Post dà il tycoon newyorchese davanti all'ex first anche se di un solo punto: Donald Trump 46%, Hillary Clinton 45%. Non accadeva da mesi.

I "legami russi" di Manafort - L'Fbi starebbe intanto indagando anche su Manafort che, secondo le indiscrezioni circolate negli ultimi mesi, ha aiutato il partito filo-russo ucraino dell'ex presidente Yanukovych a finanziare segretamente per 2,2 milioni di dollari due società di lobbying con sede a Washington. La legge americana prevede che i lobbisti riferiscano al Dipartimento di Giustizia se rappresentano leader o Paesi stranieri.

Tempesta fiscale su Trump - Su Trump si abbatte inoltre una nuova tempesta fiscale, con il New York Times che rivela come Trump abbia evitato il pagamento di milioni di dollari di tasse federali, non denunciando milioni di dollari al fisco con manovre "dubbie" che hanno spinto ai limiti la normativa allora vigente.

Trump agli inizi degli anni 1990 ha convinto i suoi sostenitori finanziare a cancellare milioni di dollari di debito che non avrebbe potuto ripagare. Per l'agenzia delle entrate americana, ogni dollaro di debito cancellato equivale a un dollaro di reddito imponibile.