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San Valentino, ecco perché in Pakistan nessuno può parlarne

Il presidente Mamnoon Hussain aveva descritto la ricorrenza come unʼimportazione culturale occidentale e un pericolo per i valori nazionali

San Valentino, ecco perché in Pakistan nessuno può parlarne - foto 1
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San Valentino in Pakistan è un tabù.

Il 14 febbraio, vietato ogni riferimento alla festa degli innamorati su radio, televisioni, quotidiani e siti internet. Nel Paese, musulmano al 96.4%, la tradizione è comunque celebrata da molte coppie e accompagnata da offerte speciali in negozi e ristoranti. Tuttavia, non manca chi la ritiene una forma di imperialismo culturale dell'Occidente, contraria allo spirito nazionale.

È stata l'autorità nazionale per le telecomunicazioni (PEMRA) a emanare il divieto per i media. La decisione segue una delibera della corte suprema nel 2017, che oltre alla copertura mediatica proibiva anche eventi legati a San Valentino nei luoghi pubblici. Era stato un privato cittadino, Abdul Waheed, a chiedere la censura definendo il giorno degli innamorati come un'occasione per diffondere "immoralità, nudità e indecenza". A un anno dalla petizione di Waheed, la corte suprema deve ancora emettere un verdetto definitivo.

Lo stesso presidente, Mamnoon Hussain, aveva tuonato contro il giorno di San Valentino nel 2016: ne aveva parlato come di un'importazione culturale dall'Occidente e un pericolo per i valori del Pakistan. "La festa di San Valentino non ha alcun legame con la nostra cultura – aveva dichiarato all'epoca – e andrebbe evitata". In passato, riporta Al Jazeera, le autorità avevano avuto un atteggiamento diverso, più permissivo, ritenendo impossibile punire tutte le aziende che sfruttavano il giorno degli innamorati a scopo promozionale.