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Papa ai giovani: Alzatevi dal divano, non siete fatti per vegetare

Il Santo Padre esorta i giovani a Cracovia per Giornata Mondiale a non "rintanarsi" a non cercare di vincere "lʼodio con lʼodio". E poi il grido contro i terroristi: "Dio tocchi i loro cuori"

Nel discorso alla Gmg di Cracovia Papa Francesco incita i giovani ad alzarsi dal "divano-felicità": quello sul quale ci si sente "comodi, tranquilli, sicuri".

"Un divano - spiega - come quelli di adesso, con massaggi per dormire, che ci garantiscano ore di tranquillità per trasferirci nel mondo dei videogiochi e del computer. Alzatevi, non siete fatti per vegetare". E poi il grido contro i terroristi: "Dio tocchi i loro cuori, niente giustifica la guerra".

La "divano-felicità" per Bergoglio è una "paralisi silenziosa che ci può rovinare di più; perché a poco a poco, senza rendercene conto, ci troviamo addormentati, ci troviamo imbambolati e intontiti. L'altro ieri parlavo dei giovani che vanno in pensione a vent'anni. Oggi parlo dei giovani addormentati, mentre altri - forse i più vivi, ma non i più buoni - decidono il futuro per noi". "La verità - ha detto ancora - è che non siamo venuti al mondo per 'vegetare' ma per "lasciare un'impronta". "Quando scegliamo la comodità, confondendo felicità con consumare, allora il prezzo che paghiamo è molto ma molto caro: perdiamo la libertà".

Non si vince l'odio con più odio - "Non ci metteremo a gridare contro qualcuno, non ci metteremo a litigare, non vogliamo distruggere. Noi non vogliamo vincere l'odio con più odio, vincere la violenza con più violenza, vincere il terrore con più terrore. E la nostra risposta a questo mondo in guerra ha un nome: si chiama fraternità, si chiama fratellanza, si chiama comunione, si chiama famiglia". Ha detto Papa Francesco ai ragazzi della Gmg di Cracovia.

Dolore e guerra non sono più cose anonime - "Per noi, oggi e qui, provenienti da diverse parti del mondo, il dolore, la guerra che vivono tanti giovani, non sono più una cosa anonima, non sono più una notizia della stampa, hanno un nome, un volto, una storia, una vicinanza. Oggi la guerra in Siria è il dolore e la sofferenza di tante persone, di tanti giovani come il coraggioso Rand, che sta qui in mezzo a noi e ci chiede di pregare per il suo amato paese".

Risponde così Papa Francesco alla testimonianza di una ragazza siriana che ha chiesto di pregare per il suo Paese. "Vi invito a pregare insieme a motivo della sofferenza di tante vittime della guerra, affinché una volta per tutte possiamo capire che niente giustifica il sangue di un fratello, che niente è più prezioso della persona che abbiamo accanto".

Il tempo di oggi accetta solo giocatori titolari - "Il tempo che oggi stiamo vivendo accetta solo giocatori titolari in campo, non c'è posto per riserve". Sono le parole che Papa Francesco usa con i ragazzi per spiegare che "Il mondo di oggi vi chiede di essere protagonisti della storia. La storia oggi ci chiede di difendere la nostra dignità e non lasciare che siano altri a decidere il nostro futuro". "Il Signore - aggiunge - vuole le tue mani per continuare a costruire il mondo di oggi".

Abbiate coraggio di insegnarci a costruire ponti - "Noi adulti abbiamo bisogno di voi, per insegnarci a convivere nella diversità, nel dialogo, nel condividere la multiculturalità non come una minaccia ma come un'opportunità e voi siete un'opportunità: abbiate il coraggio di insegnarci che è più facile costruire ponti che innalzare muri. E tutti insieme chiediamo che esigiate da noi di percorrere le strade della fraternità".

Così Papa Francesco chiude il discorso ai ragazzi della Gmg incontrati al Campus Misericordiae di Cracovia per la veglia di preghiera, invitando l'enorme folla di giovani a prendersi per mano in un "ponte primordiale", il "grande ponte fraterno, che possano imparare a farlo i grandi della terra, ma soltanto non per la fotografia, che possano a ìimparare a formare ponti umani". "Il Signore - conclude - ti invita a lasciare le strade della separazione, della divisione, del non-senso".

Organizzatori: Oltre 1 milione e mezzo di partecipanti - Un milione e seicentomila ragazzi hanno preso parte alla veglia di preghiera con il Papa al Campus Misericordiae poco fuori Cracovia per la penultima giornata della 31esima Gmg. Lo hanno reso noto gli organizzatori dell'evento. Molti di loro passeranno la notte al campus, dormendo nelle tende.

gmg