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Pakistan, delitto d'onore: giovane modella strangolata dal fratello

La 26enne Qandeel Baloch era divenuta famosa in Rete per i suoi selfie controversi. Lʼuomo è fuggito subito dopo aver compiuto lʼomicidio

La modella pachistana di 26 anni Qandeel Baloch è stata uccisa strangolata dal fratello, che è fuggito subito dopo aver compiuto il delitto.

E' accaduto a Multan, dove il funzionario di polizia ha definito l'omicidio "un delitto d'onore": l'uomo aveva infatti ripetutamente minacciato la sorella per i suoi selfie controversi pubblicati sui social. Qandeel era divenuta molto famosa nel web ed era stata spesso paragonata all'americana Kim Kardashian.

La ragazza è stata assassinata dopo essersi recata dai suoi genitori nella città di Muzaffarabad, nei pressi di Multan, per le feste della fine del ramadan. "Suo fratello era lì e la famiglia ci ha detto che l'ha strangolata", ha spiegato la polizia.

Qandeel Baloch aveva costruito la sua notorietà in Pakistan pubblicando una lunga serie di selfie sui social media, seguite da decine di migliaia di utenti, ma che avevano suscitato scandalo e condanna in un Paese musulmano conservatore. Nata in quartiere povero di Dera Ghazi Khan (provincia di Punjab) la Baloch, che si chiamava inizialmente Fauzia Azee, si era dovuta rimboccare le maniche fin da piccola facendo lavori di ogni genere e riuscendo però ad un certo punto a farsi assumere come hostess da una compagnia di autobus per il trasporto di passeggeri.

Sicura di sé e stregata dal mondo dello spettacolo, la giovane aveva deciso di trasferirsi nel 2007 in Sudafrica per dare sfogo alle sue ambizioni. Dopo esperienze anche in vari Paesi d'Europa e in Medio Oriente, era tornata anni fa nella sua terra natale, suscitando subito l'entusiasmo dei suoi fan, ma anche severe critiche da parte dei religiosi islamici. Questo le aveva causato problemi di incolumità tanto che aveva scritto tre settimane fa al ministero dell'Interno sostenendo, anche in una conferenza stampa, di essere minacciata e chiedendo quindi protezione da parte della polizia.

Le provocazioni - Fra gli annunci che quest'anno avevano fatto scalpore, la promessa di esibirsi in uno spogliarello se il Pakistan avesse vinto un match contro l'India (poi perso) nei mondiali T20 di cricket, dedicato al capitano della squadra, Shahid Khan Afridi. Un altro episodio che aveva appassionato i media era un incontro in un hotel con uno studioso dell'Islam, il Mufti Kavi, che le aveva chiesto di diventare sua moglie. Il religioso, che in un primo tempo era rimasto in silenzio, aveva però poi mutato la sua posizione sostenendo che nell'incontro si era limitato ad impartire alla modella lezioni di Corano.