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Omicidio di Kim Jong-nam, spunta un video dall'aeroporto

Nelle immagini delle telecamere di sorveglianza, due donne si avvicinano al fratellastro del leader nordcoreano e lo aggrediscono con uno spray. Poi lui corre dalle guardie di sicurezza

Un uomo cammina nell'aeroporto di Kuala Lumpur con uno zainetto in spalla.

Sta per partire verso Macao. Quell'uomo è Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un. Due donne lo avvicinano: una delle due lo aggredisce alle spalle, l'altra gli spruzza in faccia uno spray. Spunta adesso il video degli ultimi momenti di vita di Kim, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell'aeroporto malese.

Lo spray spruzzato addosso all'uomo sarebbe gas nervino, forse Sarin, la sostanza che avrebbe poi ucciso Kim, secondo quanto avrebbe rivelato l'autopsia sul corpo. Al termine dell'aggressione si vede l'uomo che raggiunge le guardie di sicurezza, racconta loro quanto successo e viene accompagnato al presidio medico, dove muore poco dopo. Per quell'omicidio sono poi state arrestate quattro persone.

Si tratta della vietnamita Doan Thi Huong, 29 anni, di Siti Aisah, 25, indonesiana, di Mohamad Farid Jalaluddin, 26 anni, fidanzato dell'indonesiana, e infine di Ri Jong-chol, 46, chimico nordcoreano. Ma il giallo non è risolto e si cercano altre quattro persone, che hanno lasciato il Paese il 13 febbraio, giorno dell'omicidio. Si tratta di Ri Jae-nam, di O Jong-gil, Hing Song Hac, Rhi Ji Hyon. E intorno al caso restano molte ombre da dissipare.