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Iran, attacco a una parata militare: morti e feriti | Bimbi e giornalisti tra le vittime | L'Isis rivendica l'attentato

Almeno cinque assalitori, sostenitori dellʼIsis, sono stati annientati. Il gruppo armato ha fatto fuoco da dietro una tribuna. Secondo il ministro degli Esteri, "sono stati pagati da un regime straniero"

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E' di almeno 29 morti e 57 feriti il bilancio di un attacco armato a una parata militare ad Ahvaz, in Iran occidentale.

Quattro assalitori, anch'essi in divisa, hanno aperto il fuoco sui soldati. Alla fine sono stati abbattuti. Tra le vittime bimbi, giornalisti e Guardie della rivoluzione islamica. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis come riferito dall'agenzia di propaganda Amaq.

La parata si celebrava in occasione dell'anniversario dell'invasione dell'Iran ordinata da Saddam Hussein. Ahvaz è il capoluogo della regione petrolifera del Khuzestan e nel 2017 era stata teatro di proteste per l'inquinamento e problemi nella fornitura di acqua ed energia elettrica in occasione di una visita del presidente Rohani.

"Terroristi pagati da un regime straniero" - Secondo il ministro degli Esteri iraniano, Java Zarif, i terroristi autori dell'attentato sono stati "reclutati, addestrati, armati e pagati da un regime straniero". L'Iran ritiene responsabili di tali attacchi gli sponsor regionali del terrore e i loro padroni statunitensi e "risponderà rapidamente e con decisione in difesa del suo popolo". Stando ai Pasdaran, gli uomini armati che hanno sparato su una parata "sono del gruppo al-Ahvaziya finanziato dall'Arabia Saudita e dalla Gran Bretagna".

I quattro assalitori avevano inizialmente mirato agli alti ufficiali e agli alti dignitari religiosi presenti sulle tribune per assistere alla parata. In un messaggio di cordoglio alla Nazione, la Guida suprema dell'Iran, ayatollah Ali Khamenei, ha affermato che l'attacco segna la continuazione dei ripetuti complotti orditi da Paesi che sono mercenari degli Stati Uniti nella regione e che hanno lo scopo di seminare insicurezza e disordine.

L'azione è stata prima rivendicata da un gruppo separatista arabo sunnita, chiamato Al Ahvaziyah, che secondo i Pasdaran è sostenuto dall'Arabia Saudita e anche da Londra. Tuttavia, nel giro di poco tempo è arrivata anche la pronta rivendicazione dell'Isis, con un messaggio diffuso come di consueto via internet. Il vice capo della polizia della provincia del Khuzestan ha sottolineato che già in passato Al Ahvaziyah ha condotto azioni terroristiche che ha poi rivendicato, come ad esempio attentati dinamitardi nella stessa città di Ahvaz, nel 2005, che sono costati la vita a numerose persone.