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Il Telegraph: "La Russia finanzia i partiti anti-europeisti, controlli in Usa"

Secondo il quotidiano britannico potrebbe essere coinvolta anche la Lega Nord. Obiettivo: minare la stabilità di Bruxelles

Il Telegraph:
-afp

I servizi segreti americani starebbero investigando su possibili finanziamenti da parte della Russia ai partiti anti-europeisti di tutto il continente, con lo scopo di minare l'unità europea.

Lo rivela il quotidiano inglese Telegraph, che cita fonti del governo britannico e ipotizza che fra le formazioni politiche coinvolte, accanto al francese Front National e ai neonazisti greci di Alba Dorata, possa rientrare anche la Lega Nord.

L'indagine sarebbe stata affidata al numero uno dell'intelligence, James Clapper, direttamente dal Congresso. La preoccupazione è che la mossa del Cremlino, mettendo in crisi Bruxelles, possa avere conseguenze negative sulla tenuta dell'Alleanza Atlantica e portare al blocco del programma missilistico di difesa degli Usa e alla revoca delle sanzioni imposte alla Russia dopo l'annessione della Crimea.

Il Telegraph riferisce di aver avuto accesso a un rapporto che cita operazioni russe in Francia, Olanda, Ungheria, Austria e Repubblica Ceca. Ora l'intelligence Usa dovrà capire se queste "operazioni" consistano anche nell'erogazione sottobanco di fondi ai partiti euroscettici ed eventualmente a quali fra questi (il Front National, ad esempio, avrebbe ricevuto da una banca russa un prestito "sospetto" di 9 milioni di euro).

Lo zampino di Mosca sarebbe dietro una serie di attività più o meno legali e diversissime fra loro, ma con l'obiettivo comune di destabilizzare i Paesi europei: dall'attacco hacker subito l'aprile scorso dal canale francese TV5 Monde, inizialmente attribuito all'Isis, all'influenza nella promozione del referendum d'iniziativa popolare che dovrebbe portare gli olandesi a esprimersi sull'accordo di libera associazione fra Ue e Ucraina.

Allo stesso modo non sembra un caso che Russia Today - il canale satellitare russo che trasmette in inglese - abbia dato una copertura senza precedenti all'elezione a leader del partito laburista di Jeremy Corbyn, che non ha mai risparmiato gli attacchi alle politiche di austerity di Bruxelles.

"L'attività russa si sviluppa in un'area grigia, operando sotto copertura - e spesso anche legalmente - per evitare ripercussioni politiche, ma con l'obiettivo palese di indebolire l'Occidente", è l'opinione di Igor Sutyagin, esperto di nucleare incarcerato in Russia per tradimento e spionaggio e poi esiliato a Londra, dove lavora per un think thank sui temi della difesa, la Royal United Services Institution. "È un gioco intelligente. Ci sono regole non scritte fra gli Stati e la Russia le sta violando, perché sa che l'Occidente non può proibirle senza danno alla libertà d'espressione".