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Houston, polizia uccide afroamericano: "Era armato"

Sale la tensione in Usa per lʼuso della violenza contro i neri da parte delle forze dellʼordine. Intanto un testimone dellʼuccisione nella città texana: "Sono un bersaglio in questa zona"

Un uomo armato, afroamericano, è stato ucciso da agenti di polizia a Houston, in Texas, dopo che questi aveva agitato una pistola puntandola anche contro i poliziotti.

Lo riferiscono le autorità locali, spiegando che è accaduto nella parte sud della città: gli agenti avrebbero notato l'uomo armato in strada. Alla loro richiesta di deporre l'arma il nero, Alva Braziel, avrebbe risposto puntandola contro di loro. Aperta un'inchiesta.

Un testimone, Eric Puckett, ha dichiarato all'Abc che la vittima era un uomo di colore e che le persone di colore "sono un bersaglio" nella zona.

Nuovi cortei contro l'uso della violenza da parte delle polizia: 77 arresti - Non tutti i numerosi cortei in Usa per protestare contro l'uccisione di neri da parte della polizia si sono conclusi pacificamente: a Rochester, nello Stato di New York, la polizia ha arrestato per disordini 74 persone, tra cui due reporter afroamericani, a cui poi il sindaco e la polizia hanno presentato le proprie scuse. Altri tre arresti a Phoenix, dove la polizia ha usato spray urticanti e sparato pallottole non letali per impedire che un raduno del movimento Black Lives Matter bloccasse un'autostrada.

Trenta persone fermate in Louisiana - Prevista a Baton Rouge, Louisiana, la ripresa delle proteste per la morte di Alton Sterling, un nero ucciso da un poliziotto senza che ci fosse una apparente minaccia attiva. Proteste che hanno causato tensioni, con l'arresto di una trentina di persone, in gran parte perché ostruivano un'autostrada ma tre per incitamento alla rivolta. Lo rende noto la polizia locale.

Nero ucciso in Minnesota, fu fermato almeno 52 volte - Philando Castile, l'afroamericano ucciso in auto da un agente bianco durante un controllo a St Paul, Minnesota, come documentato live su Facebook dalla fidanzata che gli sedeva accanto, era stato fermato in precedenza almeno 52 volte in zona e multato per infrazioni minori, come eccesso di velocità, guida senza marmitta o senza cintura di sicurezza. In totale aveva collezionato almeno 6.588 dollari di ammende, anche se 86 violazioni erano state archiviate. Lo scrive l'Ap, citando documenti giudiziari e chiedendosi se Castile era un guidatore indisciplinato, sfortunato o preso di mira da poliziotti con pregiudizi contro i neri, come sostengono i suoi famigliari.