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Giornalista uccisa a Malta, Tajani: "Vogliamo i mandanti"

Il presidente del Parlamento europeo: "Non basta lʼarresto dei tre killer, dobbiamo essere duri e determinati"

Giornalista uccisa a Malta, Tajani:
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"Noi non stiamo zitti, non smetteremo di indagare fino a quando non saranno stati individuati i mandanti dell'omicidio di Daphne Caruana Galizia".

E' quanto dichiara il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, parlando della giornalista maltese uccisa da un'autobomba nell'ottobre 2017. "Non basta l'arresto dei tre killer, dobbiamo essere duri e determinati", ha aggiunto.

Tajani è stato l'unico politico europeo a partecipare ai funerali della reporter. "Continuiamo a fare pressione, anche con gesti simbolici. Il 23 ottobre, ad esempio, appenderemo il ritratto di Daphne nella sala stampa di Strasburgo, già intitolata a lei", ha annunciato.

Visto che c'è anche la pista finanziaria - ha proseguito - se fossi il governo maltese chiederei l'intervento della guardia di finanzia italiana, la numero uno in Europa per questo genere di reati. Inoltre limitare la libertà di stampa è inaccettabile. Dobbiamo essere risoluti, altrimenti come facciamo a lamentarci con Putin o Erdogan?".

Parlando poi del fatto che Malta potrebbe essere considerata la "coscienza sporca" dell'Ue, Tajani ha affermato: "L'Europarlamento sta continuando a tenere i riflettori puntati su Malta, ma deve essere un'operazione di giustizia, non politica. Le indagini non possono essere effettuate a favore di una parte politica contro un'altra, ma devono scoprire la verità e far capire che in Europa non si possono uccidere giornalisti quando scoprono qualcosa che dà fastidio".