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Cina agli Usa: con l'aumento dei dazi saltano gli accordi commerciali

Gli Stati Uniti ora rischiano lʼisolamento dopo che anche il G7 ha fatto fronte comune contro la misura imposta dal presidente Trump

Cina agli Usa: con l'aumento dei dazi saltano gli accordi commerciali - foto 1
-afp

Qualsiasi accordo con Washington per porre fine alla disputa commerciale "non entrerà in vigore" se l'aumento dei dazi Usa proseguirà.

E' il monito della Cina dopo che le delegazioni guidate dal ministro del Commercio Usa, Wilbur Ross, e l'alto funzionario del Commercio cinese, il vicepremier Liu He, hanno avuto un altro round di colloqui sull'impegno di Pechino di limitare il suo surplus commerciale con gli Usa acquistando più beni americani.

Fronte unito contro i dazi anche dal G7 - La collaborazione all'interno del G7 è stata messa a rischio dai dazi americani. Lo afferma il Canada facendo il bilancio del vertice dei ministri finanziari. "I problemi economici globali richiedono un fronte unito del G7", mette in evidenza il Canada, che presiede il G7. I ministri finanziari - aggiunge - hanno espresso all'unanimità i loro timori sui dazi americani, che rischiano di minare la fiducia. "Non vogliamo una guerra commerciale, la palla è agli americani". Lo afferma il ministro delle finanze francese, Bruno Le Maire, al termine dei lavori del G7.

"Abbiamo pochi giorni per evitarla" aggiunge. "Non capiamo la decisione americana", aggiunge. ''Il nostro obiettivo sono scambi commerciali giusti ed equi''. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin rispondendo a chi gli chiedeva sui dazi imposti dagli Stati Uniti a Unione Europea, Canada e Messico. Gli Stati Uniti non stanno abbandonando il loro ruolo di leader dell'economia mondiale, aggiunge Mnuchin. ''Non voglio speculare su quello che accadrà al G7 dei capi di stato'': i Paesi del G7 sono i ''nostri alleati più importanti'' e nel G7 ''ci sono molte aree di accordo. A tutti quelli che hanno parlato del G6 più uno, dico che noi crediamo nel G7'', ha concluso.

Al G7 per gli Stati Uniti è stato loro contro tutti gli altri. Lo ha detto il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, a margine dei lavori dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali. Aso ha riferito ai giornalisti che il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, ha detto ''parlate con Trump'' sui dazi e sulla politica commerciale. I dazi americani sono ''spiacevoli'' ha aggiunto Aso, mettendo in evidenza come del protezionismo non ne beneficia nessuno.

"Desidero evitare una guerra commerciale con gli Usa, ma Washington deve sapere una cosa: gli europei non sono schiavi della politica interna americana". E' il monito del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. "Il presidente Trump mantiene il suo atteggiamento discutibile verso l'Ue" e "le relazioni transatlantiche sono più annuvolate che serene", ma è "prematuro" dire che la partnership sia finita. Però, ha avvertito Juncker, "come Trump difende con le unghie gli interessi americani, anche noi difendiamo gli interessi europei", perché "'Prima l'America' non deve voler dire 'L'Europa per ultima'". Allo stesso tempo, ha ammonito il presidente della Commissione, "dobbiamo restare uniti", quindi "sconsiglio agli Stati Ue di cedere alla tentazione di concludere accordi bilaterali con gli Usa".