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Catcalls of New York City, un progetto per denunciare le molestie in strada

Lʼideatrice raccoglie le testimonianze delle donne e, nel luogo dove sono avvenuti i fatti, trascrive le loro dichiarazioni con i gessetti colorati

Catcalls of New York City, un progetto per denunciare le molestie in strada - foto 1
instagram

“Hey sexy”, “Bel c… mami”, “Posso venire a casa con te?”.

Questi e tanti altri, anche molto più volgari, i commenti ricevuti tra i vicoli di New York City dalle donne. La 21enne Sophie Sandberg ha deciso di raccogliere le testimonianze di coloro che sono state vittime di molestie in strada e di trascriverle con gessetti colorati nei luoghi dove sono avvenuti i fatti. Il progetto si chiama Catcalls of New York City. L'obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema e di convincere i catcallers (molestatori) a pensarci due volte prima di molestare le donne in strada.

Il progetto - Il progetto è nato nel 2016. Sophie, studentessa newyorchese, ogni volta che crea una nuova “opera” la fotografa e la condivide con i quasi 6mila followers della pagina Instagram di Catcalls of New York City. “Ho pensato che i gessetti fossero perfetti: sono colorati e gioiosi”, ha spiegato Sophie alla Bbc.

“Da quando sto ‘seguendo' questo progetto mi sono resa maggiormente conto di quanto le persone, in strada, possano diventare volgari e aggressive - ha raccontato Sophie - La prima volta che è successo a me, i commenti del mio catcaller mi sono sembrati complimenti (“Hey bella”, “Hey sexy”). Poi, però, mi sono sentita così a disagio. Era come se il mio corpo non fosse più mio. E avevo solo 15 anni”.

Sophie spera che Catcalls of New York City possa approdare in altre città del mondo. “E' uno dei miei obiettivi - ha detto - Mi hanno contattato dal Canada e dal Texas. Ne sono felice”.

“Il #metoo è un grande esempio - ha aggiunto Sophie - E' un fenomeno contagioso. Se gli altri raccontano le loro storie viene voglia anche a te di farlo”. “La gente prima non parlava di molestie sessuali sul luogo di lavoro. Ora lo fa”.