L'invito sarebbe stato genericamente motivato come legato alla "fase delicata del momento". Mosca ha già fatto sapere che non intende lasciare il Paese
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La Corea del Nord ha invitato tutte le ambasciate straniere a Pyongyang a prepararsi a evacuare, compresa quella russa, anche se Mosca ha già fatto sapere che non intende lasciare il Paese. Tra le altre, nella NordCorea ci sono le ambasciate cinese, malese, indiana e pakistana, tedesca e svedese, oltre a quella russa. L'invito sarebbe stato genericamente motivato come legato alla "fase delicata del momento".
La Russia è in stretto contatto con la Cina, gli Usa, la Corea del sud e gli altri membri del sestetto di mediatori sulla richiesta di valutare l'evacuazione dello staff delle ambasciate a Pyongyang: lo ha detto il ministro degli Esteri Lavrov aggiungendo che Mosca è "preoccupata dalla tensione, anche se solo a parole".
Fidel Castro a Pyongyang: "Evitare la guerra" - L'ex presidente cubano Fidel Castro ha chiesto alla Corea del Nord di "evitare una guerra" che non produrrebbe "alcun beneficio" per i due Paesi della penisola coreana e "causerebbe danni a oltre il 70% della popolazione del pianeta", in una delle sue "riflessioni" pubblicate dal sito internet Cubadebate. "Se scoppiasse una guerra, i popoli delle due parti della penisola soffrirebbero terribili sacrifici, senza ottenere alcun beneficio", scrive Fidel, che nel testo ricorda come "la Repubblica popolare democratica di Corea ha sempre avuto rapporti amichevoli con Cuba" e lui stesso ha avuto "l'onore di conoscere a Kim Il-sung, una figura storica, notevolmente coraggiosa e rivoluzionaria".
Pyongyang: "Pronti a sparare due missili" - La Corea del Nord ha caricato due missili a medio raggio su lanciatori mobili e li ha nascosti in un impianto non meglio identificato nei pressi della costa orientale. Lo riferisce l'agenzia Yonhap che, citando fonti militari di Seul, rilancia l'ipotesi di lancio imminente.
"Meno di 10 italiani a Pyongyang" - Gli italiani ''presenti a Pyongyang sono meno di 10: siamo in stretto contatto con loro, cosi' come lo siamo stati nei giorni scorsi''. Lo dice l'ambasciatore italiano a Seul, Sergio Mercuri, secondo cui ''la loro incolumità è garantita'', mentre in queste ore ''non risulta che le rappresentanze diplomatiche'' stiano evacuando.
Anche l'Onu non cede - Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon è ''profondamente preoccupato'' per le tensioni nella penisola coreana, ha affermato un suo portavoce, Martin Nesinsky, aggiungendo che il personale umanitario dell'Onu ''impegnato'' in Corea del Nord continua a fare il suo lavoro.