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Morto Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna
Obama: "E' stato tra i più grandi eroi americani"

Lʼex astronauta aveva 82 anni ed era stato sottoposto da poco a un quadruplo bypass

Ap/Lapresse

All'età di 82 anni è morto Neil Armstrong, il primo uomo che il 21 luglio del 1969 mise piede sulla Luna. A dare la notizia è stata la rete americana Nbc. Armstrong, comandante della missione Apollo 11, aveva subito un intervento chirurgico di quadruplo bypass coronarico lo scorso 7 agosto. Obama: "E' stato tra i più grandi eroe americani"

Complicazioni post operatorie
Neil Armstrong è morto per "le complicazioni post operatorie" dopo l'intervento chirurgico di quadruplo bypass coronarico che subì il 7 agosto scorso. Lo ha reso noto la famiglia dell'austronauta che ha definito Neil "un eroe americano riluttante", che, "ha servito la nazione con orgoglio, come pilota di caccia della marina, di aerei sperimentali e austronauta".

Obama: "il più grande eroe americano"
Neil Armstrong si colloca tra i più grandi eroi americani: così il presidente statunitense, Barack Obama, commenta la scomparsa del primo uomo che mise piede sulla luna. "Michelle e io siamo profondamente colpiti dalla morte di Armstrong", afferma il presidente in una nota. "Neil è stato tra i più grandi eroi americani, ma non solo del suo tempo, ma di tutti i tempi", aggiunge Obama, sottolineando come "quando lui e il suo equipaggio atterrarono sulla luna si realizzarono le aspirazioni di un'intera nazione. Dimostrarono come lo spirito americano può andare oltre l'inimmaginabile" e che "niente è impossibile". "Oggi - conclude il presidente americano - lo spirito pioneristico di Neil vive in tutti quegli uomini e quelle donne che hanno votato le loro vite alla scoperta dell'ignoto". Si tratta di un uomo - conclude Obama - "che ci ha insegnato l'enorme potere di un piccolo passo".

"Un piccolo passo per un uomo..."
Armstrong raggiunse la luna a bordo dell'Apollo 11 insieme con Buzz Aldrin e Michael Collins il 20 luglio del 1969. Fu il primo uomo a posare piede sul suolo lunare, quando pronunciò la storica frase: "That's a small step for a men a giant leap for mankind", un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l'umanità.

Un eroe di guerra divenuto ingegnere
Neil Armstrong nacque il 5 agosto 1930 in Ohio figlio di Stephen Koenig Armstrong e Viola Louise Engel, famiglia di origine tedesca. Combattè come pilota di jet per la marina militare americana nella guerra di Corea. Ha frequentato la Purdue University, dove si laureò in ingegneria aeronautica nel 1955. Diventò pilota civile e per la NASA testò l'X-15, in grado di raggiungere i 6.401 km/h. Fu selezionato come astronauta nel 1962. Per il Programma Gemini comandò la missione Gemini 8, che fu la prima che vide l'aggancio di due oggetti orbitanti, nel 1966, ma subito dopo l'aggancio la missione fu interrotta a causa di un malfunzionamento dei propulsori di manovra. Nel 1968 fu comandante dell'equipaggio di riserva nella missione Apollo 8, che prevedeva anche orbite lunari.

Rischiò la vita in un simulatore poi l'Apollo 11
Il 6 maggio 1968 sfuggi' miracolosamente alla morte in un incidente durante una esercitazione con il simulatore volante LLRV (Lunar Landing Research Vehicle). Nel luglio 1969, Armstrong comandò la missione di allunaggio Apollo 11. Durante la fase di avvicinamento, Armstrong prese i controlli manuali del modulo lunare Eagle e lo pilotò fuori da una zona particolarmente rocciosa. Le sue prime parole furono, "Houston, qui Base della Tranquillità. L'Aquila è atterrata". Quasi sette ore più tardi, il 21 luglio, uscì dal Lem e divenne il primo essere umano a camminare sulla Luna.

Diventò professore, poi le medaglie presidenziali
Dopo il pensionamento dalla NASA, Armstrong insegnò ingegneria all'Università di Cincinnati. E' stato membro delle commissioni che indagarono sull'incidente dell'Apollo 13 nel 1970 e dello Space Shuttle Challenger nel 1986. Il 13 agosto 1969 il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon gli assegnò la Medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile americana.