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Siria, rapiti 48 pellegrini iraniani a Damasco

Il sequestro avvenuto nella capitale, che si trova sotto i violenti colpi di mortaio tra militari e ribelli. Lo riferiscono testimoni

Ap/Lapresse

Un gruppo di uomini armati ha rapito 48 pellegrini iraniani che viaggiavano su un bus a Damasco. Lo ha annunciato la tv di Teheran al-Alam, citando fonti dell'ambasciata iraniana a Damasco. Secondo l'emittente panaraba al-Mayadeen Tv, il bus viaggiava dall'aeroporto della capitale verso il centro città. Damasco, e in particolare il suo quartiere Abbasyeen, si trova oggi sotto un violento attacco con colpi di mortaio, riferiscono testimoni.

La Sana afferma che le autorità stanno lavorando alla liberazione dei pellegrini, precisando che il gruppo di iraniani aveva concluso la visita al santuario sciita di Sayyida Zaynab, alla periferia sud-orientale di Damasco e si stava dirigendo in aereoporto. L'Iran è da oltre trent'anni un alleato strategico del regime siriano. Dopo il rapimento lo scorso maggio di 11 pellegrini libanesi a nord di Aleppo, le autorità religiose sciite hanno vietato ai fedeli di raggiungere via terra i luoghi di pellegrinaggio in Siria. Il quartiere di Sayyida Zaynab è da mesi teatro di scontri tra ribelli siriani anti-regime e forze governative.

Damasco a ferro e fuoco
Questa mattina esplosioni e nuovi combattimenti hanno scosso Damasco, su cui numerosi elicotteri del regime volano per bloccare la rinnovata offensiva dei ribelli. Lo hanno riferito attivisti e testimoni. "Sentiamo pesanti bombardamenti sin dall'alba e gli elicotteri volano sulla città", ha raccontato un testimone al telefono, con la condizione dell'anonimato per timore di rappresaglia. Nella tarda serata di ieri l'agenzia di Stato Sana aveva annunciato che l'esercito di Bashar Assad aveva cacciato i "terroristi mercenari" dal sobborgo meridionale di Tadamon, uccidendone e ferendone molti. Secondo gli attivisti nelle rivolte iniziate a marzo 2011 e sfociate in guerra civile sono morte sinora 19mila persone.