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Viaggio in Messico, il Papa lancia un appello contro la violenza che affligge il Paese

"Il Messico è un Paese che soffre la violenza spietata della delinquenza", ha detto il presidente Calderon. La visita apostolica del Pontefice proseguirà poi a Cuba.

24 Mar 2012 - 07:18
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Benedetto XVI, che al suo arrivo in Messico ha detto di giungere come "pellegrino della fede, della speranza e della carità", ha spiegato che "nessuno rimane escluso per la sua origine o le sue convinzioni dalla missione di carità" della Chiesa. E quest'ultima, ha ricordato il Papa durante la cerimonia di benvenuto alla presenza del presidente Felipe Calderon, non entra in competizione "con altre iniziative private o pubbliche".

Benedetto XVI ha detto che pregherà "specialmente per coloro che più ne hanno bisogno, particolarmente quanti soffrono a causa di antiche e nuove rivalità, risentimenti e forme di violenza". Il Papa ha iniziato così la visita apostolica in Messico. Poi andrà a Cuba.

Calderon: "Qui violenza spietata"
"Il Messico è un Paese che soffre la violenza spietata della delinquenza. Il crimine organizzato implica sofferenza". Lo ha sottolineato il presidente Felipe Calderon, accogliendo il Papa. Dopo aver ricordato le sfide che affronta la nazione, Calderon ha sottolineato che il Messico è un Paese che è in piedi e che crede "nei valori e i principi, nella famiglia, la libertà e la democrazia".

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