Ancora ignote le cause del decesso, forse ferito durante il blitz dell'8 marzo. Intanto il ministro britannico Hague annuncia una visita in Italia
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E' morto nelle carceri della Nigeria il presunto ideatore del rapimento dell'italiano Franco Lamolinara e del suo collega britannico Chris McManus, uccisi l'8 marzo durante un blitz per liberarli. Lo riferisce la polizia nigeriana.
Terzi su Twitter: "Massima trasparenza sul caso"
"Su Franco Lamolinara il governo vuole massima trasparenza e chiarezza. Lo dobbiamo anzitutto alla sua famiglia". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Giulio Terzi, a proposito dell'uccisione del cittadino italiano da parte dei suoi sequestratori in Nigeria a seguito del fallito blitz britannico. In un altro Tweet, il titolare della Farnesina sintetizza la posizione dell'esecutivo sul caso dei marò in carcere in India: "Sin dall'inizio massimo impegno collegiale del governo. Sostegno del Parlamento ci aiuterà nella nostra azione".
Il ministro Hague in Italia il 22 marzo
Il segretario agli Affari esteri britannico William Hague sarà in Italia per incontrare il ministro degli Esteri Giulio Terzi il 22 marzo. Durante la visita, che durerà solo un giorno, Hague potrebbe incontrare anche altre rappresentanti delle istituzioni. Poco probabile invece che incontri la famiglia di Franco Lamolinara. Al centro del colloquio il fallito blitz ad opera delle forze speciali nigeriane e britanniche per liberare l'italiano e l'ostaggio inglese Cristopher McManus. Hague e Terzi si erano già incontrati venerdì scorso, a un giorno dalla morte dei due, a Copenaghen durante un vertice dei ministri degli Esteri europei.